Chissà se la Warner Bros, titolare dell'effige del canarino Titti e di Gatto Silvestro, imporrà alla Tirrenia di coprire le fiancate del Moby Dada per non provocare un danno d'immagine alla casa cinematografica americana? Per il traghetto marchiato Tirrenia, ma di proprietà di una società maltese, non sarebbe la prima volta. La nave, da ieri ormeggiata al Molo Ichnusa del porto di Cagliari, dopo un guasto ai motori, avvenuto sette giorni fa, infatti, era clamorosamente balzata agli onori della cronaca negli anni del referendum indipendentista, ottobre 2017, a Barcellona conquistando le prime pagine di tutti i quotidiani spagnoli.

Titti & la Guardia Civil

Onorato non ci aveva pensato due volte a rifilare la Moby Dada al governo spagnolo per far soggiornare in Catalogna un vero e proprio esercito di mille poliziotti per reprimere le proteste indipendentiste. Nell'affidamento della nave si era, però, dimenticato di spiegare che gli uomini duri della Guardia Civil avrebbero dovuto soggiornare in una nave decorata dall'uccellino Titti e da Gatto Silvestro. L'arrivo in Spagna del traghetto scatenò la più infernale ironia. Fu la Warner Bros a far oscurare l'immagine di Titti con tanto di teli neri sulle fiancate per non turbare i bambini davanti a tanta violenza.

Gatto Silvestro

A Cagliari, invece, i teli neri non sono ancora arrivati anche se da ieri il traghetto ha lasciato il Molo di Ponente per spostarsi di qualche centinaio di metri, in bella vista nel cuore di Cagliari. Nave di 40 anni con una storia alterna, con tanti cambi di nome e variegate compagnie, per arrivare, tra un black out e l'altro, a coprire la rotta Civitavecchia - Cagliari. Un collegamento, sino a qualche settimana fa, pagato a colpi di decine di milioni di euro dal governo italiano. Ora la nave di Titti e Gatto Silvestro è fuori uso: fonti interne parlano di guasto irreversibile al generatore. Per rimetterla in marcia il pezzo cruciale deve arrivare dal Continente, ma non si sa nè quando e se mai arriverà. Il traghetto, impegnato nell'unica rotta con il centro Italia, dunque, resterà fermo senza un tempo preannunciato per la ripartenza.

Silenzio sull'isolamento

Su tutta la vicenda regna uno scandaloso silenzio, visto che si sta parlando di una rotta fondamentale per il sud Sardegna, l'unica annoverata come servizio pubblico. Un dato è certo, il guasto coincide con la definizione della nuova continuità territoriale che ha separato i bandi per l'affidamento delle varie rotte da e per la Sardegna. La definizione della gara per la Cagliari - Civitavecchia potrebbe vedere la luce entro maggio e a quel punto si saprà se anche la Tirrenia, in stato prefallimentare, avrà potuto partecipare all'aggiudicazione.

Moby Otta, 45 anni

Intanto, da fonti interne alla silenziosa ex compagnia di Stato, si apprende che, forse, per fine mese, potrebbe essere schierata, sulla tratta sardo laziale, un'altra nave carretta, la Moby Otta, classe 1976, 45 anni di navigazione, dalle acque gelide del nord Europa a quelle del Mediterraneo. Per la rotta del Sud Sardegna si annuncia l'ennesimo calvario di una continuità territoriale mai effettivamente garantita e sempre relegata all'ultima ruota del carro visto che, da sempre, a quel tratto di mare, sono state riservate le navi più vecchie e in condizioni disperate sul piano dell'affidabilità.

Stop e black out

E' dello scorso anno l'ultimo black out in mezzo al mare proprio della Moby Dada che non ha mai smesso di provocare dure contestazioni da parte dei passeggeri con navigazioni che, a volte, hanno abbondantemente superato anche le 18 ore, tanto che gli ispettori ministeriali furono costretti a salire a bordo per una visita ispettiva. Dal giorno, stranamente, la nave riprese a viaggiare con un minimo di regolarità, almeno nei tempi. Ora, questo stop forzato e mai ufficialmente comunicato, rischia di avere gravissime ripercussioni sul piano dei collegamenti via mare con il sud dell'Isola.

Sud isolato

Molti trasportatori sono costretti, da una settimana, ad imbarcarsi a Olbia, percorrendo su strada il tratto tra Cagliari e nord Sardegna. Un disagio e un costo non di poco conto anche per le merci in arrivo costrette a sbarcare nello scalo gallurese per poi raggiungere il sud dell'Isola. Tutto questo con un silenzio delle istituzioni davvero incomprensibile. Sulla rotta cancellata l'unica protesta potrebbe essere quella della Warner Bros.

Mauro Pili
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