La convocazione della presidente della Regione Alessandra Todde e dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi a Cgil, Cisl e Uil per illustrare il ddl di riordino del sistema sanitario sardo, scuote il mondo sindacale degli autonomi.

Nursing Up, Nursind e Fials hanno deciso di protestare con un sit-in davanti alla presidenza, in via Trento a Cagliari, in concomitanza con l'incontro fissato per oggi pomeriggio con le sigle confederali.

«Una situazione imbarazzante agli occhi dei lavoratori e dei cittadini: mentre la sanità è allo sfascio la presidenza della Regione convoca tre sindacati e ne esclude altri tre - denuncia Diego Murracino, responsabile Nursing Up Sardegna - Non si cerca la sinergia indispensabile per superare la crisi attuale e creare un nuovo sistema di sanità pubblica, si punta invece alla divisione e alla tensione. Sarà un autunno caldo - annuncia il sindacalista - prevediamo lo stato di agitazione e la mobilitazione in tutte le aziende sanitarie sarde nell'interesse condiviso dei professionisti sanitari e dei cittadini».

Pronta la replica della governatrice. «L'incontro - precisa Todde - ci è stato richiesto dai sindacati confederali. Io chiaramente non prediligo alcuni rispetto ad altri, questo lo voglio dire con chiarezza. Sarò ben lieta di incontrare le altre sigle nella misura in cui mi richiederanno un incontro».

«Todde si arrampica sugli specchi - è la contro replica di Murracino - Questa non è una gara tra bambini, i sindacati titolati non possono essere esclusi dal confronto con banali scuse». 

(Unioneonline)

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