Il 5 dicembre medici, infermieri, ostetriche e dirigenti sanitari scendono in piazza in occasione dello sciopero nazionale in difesa del Servizio sanitario organizzato dai sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing up. A Cagliari l’appuntamento è per le 10 in piazza del Carmine per un sit-in di protesta.

«Siamo i professionisti sanitari laureati meno pagati d’Europa, lavoriamo in condizioni stressanti e professionalmente umilianti, la Regione Sardegna ignora i nostri diritti, chiediamo rispetto», spiega Diego Murracino responsabile Nursing Up Sardegna. Per Susanna Montaldo, segretario regionale della Anaao Assomed «la carenza dei sanitari in servizio in qualsiasi reparto, di qualsiasi ospedale è conosciuta. È impossibile garantire con cosi pochi dirigenti medici e sanitari una sanità efficiente in grado di dare risposte alla cittadinanza». «Un giorno di sciopero – continua la Montaldo – per garantire alla popolazione il diritto ad essere curati e la sopravvivenza del SSN».

Luigi Mascia, presidente regionale della Cimo Fesmed mette poi in chiaro che «questo sciopero non è una difesa corporativa ma una manifestazione a tutela della sicurezza delle cure, cui ambiscono i cittadini e gli operatori sanitari. Il Sistema Sanitario Nazionale è sottofinanziato e non si possono garantire i Livelli Essenziali di Assistenza».

(Unioneonline/v.f.)

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