Si sono svolte anche in Sardegna le attività di controllo sulla filiera delle uova da parte dei carabinieri del Nas.

Nel corso dell'operazione sono state sequestrate nove aziende e 32mila uova irregolari.

Già nel 2017, quando si era verificata un'emergenza sanitaria per la contaminazione di uova e derivata dovuta all'uso illegale di un insetticida in allevamenti di galline, era stato portato a termine un piano di controllo straordinario, così come disposto dal ministero della Salute. Le attività erano continuate nel 2018 e di recente è stata pianificata una nuova campagna di accertamenti.

I militari hanno effettuato accertamenti nella fase primaria della conduzione zootecnica delle aziende, con particolare riferimento all’adozione di criteri intensivi di allevamento che possono determinare criticità di sovraffollamento e il ricorso a interventi di disinfestazione e di sanificazione non consoni. Controllate anche le attività di imballaggio, trasformazione, distribuzione e vendita.

66 i casi di irregolarità accertati a settembre, 32mila le uova sequestrate insieme a 4.600 galline ovaiole e a 30 tonnellate di mangimi non regolamentari per un valore di circa 185mila euro.

Per quanto riguarda la Sardegna, sono stati cinque gli allevamenti controllati dal Nas di Cagliari, con annessi centro di imballaggio sul territorio. Accertate, a vario titolo, gravi carenze igienico strutturali, l’irregolare smaltimento di carcasse di animali, l’assenza di tracciabilità dei prodotti e il mancato aggiornamento dei registri relativi ai trattamenti farmacologici.

(Unioneonline/s.s.)
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