"Neve, gelo, tramontana...".

Se per la Befana ci sarà da aspettare ancora un mesetto, i primi Babbo Natale hanno fatto la loro comparsa nelle strade della città.

E - quest'anno - la sensazione è che le loro slitte torneranno a viaggiare a pieno carico, colme di regali per grandi e piccini.

PRIMO PONTE - Rispetto agli anni scorsi, contrassegnati da una persistente depressione economica e sociale, le strade dello shopping cittadino complice anche un invitante ponte dell'Immacolata, hanno conosciuto una quanto mai benaugurante invasione.

VIVACITÀ - "Non c'è solo la monocultura del cibo". afferma Mario Dessì, commerciante del Corso e discendente della storica famiglia di cartolai che impiantò l'attività nel 1863.

"Anche se è presto per parlare di ripresa, c'è un'indubbia e incoraggiante vivacità che vediamo nelle nostre strade e, insieme, un ritorno al regalo natalizio serio, nel nostro caso una penna di valore, una borsa, un elemento da scrivania che rimane nel tempo".

PENSARE POSITIVO - "Strade piene ma negozi vuoti", recita un adagio cagliaritano.

Come dire, il piacere di una vasca in centro limitandosi a vedere ma non toccare i prodotti esposti nelle vetrine.

"Il giorno dell'Immacolata è andato molto bene", afferma Francesco Della Maria, gioielleria cagliaritana di via Manno aperta dal 1890.

"Ma sappiamo bene che - anche negli anni della crisi più nera - la metà e oltre degli incassi natalizi si concentrano nelle giornate dal 19 al 24, quando sono transitate le tredicesime di stipendi e pensioni e si può progettare una spesa extra".

CURIOSITÀ - Le produzioni alimentari restano quelle che registrano gli incassi più alti.

Nelle nordiche casette sistemate in piazza Yenne, nel corso Vittorio Emanuele o in piazza del Carmine un ventaglio di proposte della Sardegna che produce all'insegna del biologico, della denominazione d'origine, del marchio protetto. Con qualche interessante deriva.

Come quella del "Laboratorio artigianale della canapa": pane, pasta, tisane, grissini ottenuti dalle piantagioni di canapa.

"Al di là del pregiudizio o della classica domanda ("Non è che poi mi sballo se mangio questa pasta?") la nostra ambizione" - dice Claudio Cancedda, all'interno del suo box nel Corso - "è quella di creare una linea completa di prodotti alimentari grazie a questo seme ricchissimo di proteine e vitamine".

OCCUPAZIONE - "Di sicuro", afferma Simona Fanzecco, segretaria regionale Fil-Cams "i grandi affari, soprattutto in questi primi giorni di assaggio verso le compere natalizie, li stanno facendo i grossi centri commerciali grazie a iniziative promozionali che possono godere di formidabili promozioni pubblicitarie. Un riscontro del ritorno ai consumi su larga scala sarà quello legato ai livelli occupativi. E purtroppo, nelle giornate natalizie" - precisa la sindacalista - "si registrano ancora assunzioni a termine non sempre nei termini di legge".

TRAFFICO E VIGILI - Nonostante l'istituzione della NN (navetta natalizia) da parte del Ctm, che collega piazza Yenne con San Benedetto a frequenza media di un quarto d'ora, non tende a ridursi il volume del traffico automobilistico nelle strade del centro.

Ancora ieri, percorrere il largo Carlo Felice nelle due direzioni era una autentica impresa. Nonostante diverse pattuglie della Polizia municipale inflessibili nel sanzionare parcheggi in doppia (quando non in tripla) fila.

NOVENA DI NATALE - Da sabato prossimo, 16 dicembre, inizio della Novena di Natale la verifica di questa attesa inversione di tendenza.

Tutte le strade commerciali sono già addobbate con le tradizionali luminarie mentre nelle chiese riecheggeranno le melodie gregoriane, latine o (come a Sant'Agostino della Marina) in lingua sarda. Per un Natale di fede e di consumi, giusto mix per una festa ancora capace di rendere felici tutti.

Paolo Matta
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