L'ultima volta che ha visto l'acqua scendere dal rubinetto era a fine giugno, qualche giorno prima del suo sessantesimo compleanno, festeggiato con piatti e bicchieri di plastica.

Se vuole rivederla, deve pagare 750 euro di sanzione più molti arretrati ad Abbanoa e difendersi dall'accusa penale di furto d'acqua, per la quale i carabinieri l'hanno denunciata. Ma c'è un problema: Rita Palmas, seguita dal Centro di igiene mentale, divorziata senza aiuti dall'ex marito, due figli che non vivono con lei ed economicamente deboli, invalida all'80 per cento, percepisce una pensione di poco superiore ai 400 euro al mese.

"A pagare 750 euro in una soluzione unica, proprio non posso farcela". Anche l'assistente sociale Romana Marcello ("Una delle migliori persone che abbia mai incontrato", dice la donna) si sta muovendo per trovare una soluzione.

Palmas abita in maniera assai dignitosa in un appartamento comunale nei palazzi di via Sanna, nel rione Santa Teresa a Pirri, che tiene lindo malgrado da due settimane non abbia più l'acqua.

Il caseggiato popolare in via Sanna, Pirri
Il caseggiato popolare in via Sanna, Pirri
Il caseggiato popolare in via Sanna, Pirri

E no, non contesta Abbanoa, non grida di essere vittima di un'ingiustizia: la colpa di tutto è delle sue crisi di panico. Una di queste le ha impedito, dopo che aveva pagato il dovuto, di firmare il contratto con Abbanoa "perché gli uffici erano affollati e mi è venuta una crisi". Così è rimasta attaccata all'utenza condominiale, non ha avuto quindi il contatore, ma poi si è dimenticata per anni che aveva un contratto da firmare. Dimentica tutto, Rita Palmas.

L'esattore, il fontaniere e il carabiniere le hanno fatto visita, e ora si ritrova senz'acqua, sanzionata e indagata. "Voglio pagare, sono io con la mia patologia la causa di tutto", assicura Rita Palmas, "ma Abbanoa rateizza solo gli arretrati, non la sanzione, e non ho tutti quei soldi".

Gli uffici di Abbanoa riesamineranno la sua pratica lunedì mattina, alla ripresa dell'attività dopo il giorno festivo: "La sanzione dev'essere pagata, non possiamo fare sconti", fanno sapere dal gestore unico delle acque, "ma ci sforzeremo, assieme ai Servizi sociali del Comune di Cagliari, di trovare tutte le soluzioni possibili per consentire alla signora Palmas di regolarizzare la propria posizione". L'estate secca, per la sessantenne di Pirri, forse sta per finire.
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