Volare da Cagliari per Milano è uno dei temi che in questo periodo, ma non solo, accendono animi e proteste in Sardegna. E a raccontare un’esperienza diretta è una persona che si rivolge all’assessore ai Trasporti della Regione, Antonio Moro: «Gentile assessore, sono obbligata da viaggiatrice, da giornalista e soprattutto da persona seria che ama raccontare le verità come si presentano ogni giorno nella vita, a riferirle ciò che realmente accade nei voli Volotea per Milano da Cagliari perché, come chissà quanti altri sardi, mi trovo nel bel mezzo in questo momento della situazione drammatica e pessima della Sardegna sui trasporti».

Prima una premessa: «Volotea effettua 1 solo viaggio, ribadisco 1 solo viaggio al giorno da Cagliari per Milano Linate alle ore 17, e 1 solo viaggio al giorno per la tratta inversa Milano Linate-Cagliari alle ore 18.55, certo in continuità territoriale per i residenti, ossia con tariffe da 69,90 a 79,90, ma sempre di 1 solo volo. Quindi le dico la situazione accaduta a me personalmente ancora in essere: ieri mattina chiamo Volotea e faccio il biglietto con carta prepagata al telefono con la compagnia, e mi dicono che però sono in lista d'attesa, che quando devo partire è bene arrivare ore prima del volo così mi posso mettere in lista al check-in di Volotea». 

Poi la sorpresa: «È una grossa balla, il check-in Volotea apre solo 2 ore prima del volo e non c’è alcuna possibilità di mettersi ore prima in lista d’attesa perché non c’è nessun banco all’uopo destinato. Se io non parto chiedo i soldi a voi Regione per l'incapacità totale da decenni, da 3 anni, da adesso di gestire la situazione. Dove sarebbero i 10 voli per Milano da lei annunciati? Ah sì, sulle altre compagnie! Peccato che non si trovino tariffe in continuità territoriale, e siccome non prendo 15mila euro al mese lordi come voi assessori e consiglieri regionali, io non li ho 500 euro da spendere solo andata o solo ritorno. Lo capite o no?». «Chissà quanti sardi stasera si troveranno nella mia stessa situazione», spiega ancora la viaggiatrice che chiude: «Gli assessori devono essere persone competenti».

(Unioneonline)

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