L'unico vero padrone è il Cacip. Adesso almeno è ufficiale. Perché quei caseggiati costruiti dalla Regione a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta sulle sponde della laguna di Santa Gilla per ospitare i laboratori per la produzione di arselle e lo schiuditoio dei molluschi non solo non è mai entrato in funzione, ma fino ad ora c'erano anche incertezze sulla proprietà.

In effetti l'area è da sempre del Consorzio industriale, ma per gli edifi i dubbi si sono protratti per un trentennio.

"Il compendio di Sa Illetta era stato realizzato sui nostri terreni ed è proprio per questo, come ha verificato la stessa Regione dopo nostre ripetute richieste, che sono stati riconosciuti come proprietà del Consorzio. Il Cacip ha già dato disponibilità per il recupero e la valorizzazione e per favorire attività produttive legate alla pesca, alla ricerca e all'ambiente", ha spiegato il presidente Salvatore Mattana.

Gli ambienti danneggiati dai vandali
Gli ambienti danneggiati dai vandali
Gli ambienti danneggiati dai vandali

Un rilancio, insomma, di quello che doveva essere il fiore all'occhiello della laguna ma che si è sin da subito trasformata in una cattedrale nel deserto. Adesso servirà un accordo di programma.

Cacip, Regione intesa come assessorato all'Agricoltura- Servizio pesca, Università e naturalmente Consorzio ittico Santa Gilla che gestisce su concessione regionale l'attività di pesca e allevamento di cozze e ostriche dovranno studiare il rilancio e la riqualificazione di quello che era stato battezzato polo della ricerca.

Gli impianti in disuso
Gli impianti in disuso
Gli impianti in disuso

È qui che potrebbero nascere studi ad hoc, a cominciare dalle ricerche (già avviate a Santa Gilla) dal Dipartimento di Scienze dell'Ambiente sui ricci di mare.

Oggi il compendio è in uno stato di totale abbandono. Terreno fertile per i vandali che a più riprese hanno distrutto i laboratori e gli impianti. proprio quel patrimonio che avrebbe dovuto dare valore aggiunto al lavoro dei pescatori dello stagno.

Andrea Piras
© Riproduzione riservata