La riproduzione di un'antica stampa di Sant'Efisio con la rappresentazione del martire guerriero secondo l'iconografia classica della celebre statua del Loni: cappello piumato, ricco medagliere, la palma.

L'Unione Sarda regala oggi (1 maggio) ai lettori la preziosa stampa nel giorno in cui la Sardegna era solita riversarsi in piazza per vedere il simulacro del Santo partire verso Nora per sciogliere il voto. Un modo per farli sentire meno soli nella giornata storicamente dedicata alla più grande delle feste sarde. Quest'anno la cerimonia sarà invece molto essenziale, con una messa in forma quasi privata alla presenza dell'Alter Nos.

La stampa fa parte dell'archivio dell'Istituto superiore regionale etnografico: è una delle centinaia di cartoline, quasi 1.800, raccolte da Pio Colombini, professore universitario nelle facoltà di Medicina prima di Sassari poi di Cagliari, arrivato in Sardegna nel 1898. Grandissimo collezionista, raccolse testimonianze preziose della cultura materiale dell'Isola a cavallo fra i due secoli. Il santo è raffigurato secondo le tecniche in auge nei primi del '900, una fotografia in bianco e nero ritoccata a mano con i colori. L'omaggio per i lettori, grazie all'accordo fra L'Unione Sarda e l'Isre, vuole rispettare la scelta di una giornata dedicata al culto, senza fronzoli, né folla. Giancarlo Sanna, presidente dell'Arciconfraternita di Sant'Efisio (i veri custodi della tradizione), è nettissimo: "Bisogna rispettare il momento e le leggi, il dolore di chi ha perso un familiare oppure il lavoro. Sciogliere il voto, cosa che avverrà domenica a Nora con la messa celebrata dal vescovo davanti alla statua trasportata su un mezzo aperto della Croce rossa sotto una teca trasparente, è un ringraziamento al martire glorioso. Un segno di speranza".

Su L'Unione Sarda di oggi in omaggio per i lettori anche un inserto di otto pagine dedicato al santo. Fra i servizi, un'intervista a un anziano che fu presente alla storica edizione della festa del 1° maggio '43 nella Cagliari devastata dai bombardamenti. Parlano anche le persone che abitualmente per fede seguono a piedi il percorso fino a Nora: "Non potremo esserci ma a mezzogiorno grideremo comunque viva Sant'Efisio".

Lorenzo Paolini
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