"I diritti umani non si svendono come i diritti televisivi". Scandendo slogan come questo una ventina di attivisti appartenenti a Cagliari Social Forum, Sardegna Pulita, Cobas Scuola, Usb e Comitato Riconversione Rwm, ha compiuto oggi un blitz (annunciato) negli studi Rai di viale Bonaria, a Cagliari. Motivo della protesta la decisione di Lega Calcio e Rai di far disputare, il 16 gennaio, la finale di Supercoppa Italiana di calcio tra Juventus e Milan a Jeddah, in Arabia Saudita.

Una decisione che fa registrare la contrarietà anche di UsigRai e Federazione Nazionale della Stampa.

I manifestanti a Cagliari (foto Simone Farris)
I manifestanti a Cagliari (foto Simone Farris)
I manifestanti a Cagliari (foto Simone Farris)

Gli attivisti, decisi a non smobilitare senza aver incontrato un funzionario sono stati infine ricevuti dalla giornalista Flavia Corda che si è impegnata a trasmettere a Roma un documento contenente alcune richieste degli antimilitaristi.

"Noi sardi, - si legge nel documento - offesi dalle bombe assassine prodotte nella nostra terra e poi vendite all'Arabia Saudita che le usa indiscriminatamente anche su civili e bambini yemeniti, lanciamo un appello ai giornalisti della Rai affinché qualora non venisse cambiata la sede di gioco venga almeno proclamato, per quel giorno, uno sciopero da parte degli stessi giornalisti Rai".
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