Non solo le polemiche per il maxi assembramento. I festeggiamenti a Cagliari per salutare l’approdo dell’Italia alla finale degli Europei dopo la vittoria contro la Spagna hanno fatto registrare anche qualche eccesso decisamente poco gradevole.

La serata brava di alcuni giovani è ben visibile da alcuni filmati che circolano sulle app di messaggistica e sui social network.

Uno di questi è diventato virale in poche ore, raggiungendo le 75mila visualizzazioni su Facebook.

Nelle immagini girate con uno smartphone si vede una folla di giovani accalcati in mezzo a piazza Yenne che, incuranti delle regole sul distanziamento sociale e senza alcuna mascherina, spintonano un rider a bordo di uno scooter sino a farlo cadere sull'asfalto.

Mentre alcuni cercano di placare gli animi e invitano alla calma, sul povero lavoratore piovono schiaffi, calci e colpi di asta di una bandiera Tricolore.

Gli scalmanati vengono successivamente tenuti a freno da altri giovani, che aiutano il rider a rialzarsi e riprendere la sua corsa.

Inutile dire che in migliaia hanno commentato. C’è chi urla “vergogna”, chi chiede maggiori controlli e chi invoca giustizia per il rider, auspicando che i giovani vengano riconosciuti nel filmato e severamente sanzionati.

CODACONS – Il caso rischia anche di finire al vagliod ella Procura. Il Codacons ha infatti annunciato di voler presentare un esposto alla magistratura, chiedendo di aprire un’inchiesta nei confronti degli aggressori per percosse e violenza privata.

"Una scena disgustosa, dove un lavoratore diventa oggetto di una violenza senza senso da parte del branco - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Immagini che evidenziano in modo evidente veri e propri reati e gli autori degli illeciti, i quali dovranno ora rispondere dinanzi la legge. Chiediamo infatti alla Procura di Cagliari di sequestrare i filmati ed identificare gli aggressori. Alla magistratura chiediamo anche di valutare possibili fattispecie sul fronte sanitario, considerato che tutti i partecipanti all'assembramento non indossavano le mascherine e non rispettavano le più basilari norme anti-Covid". 

(Unioneonline/L)


 

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