La bretella sulla 554 ha tolto l'incubo-traffico sulla litoranea e sulla 125, in quella vecchia e in quella nuova.

Ma ha soprattutto tolto l'incubo dei residenti dei villaggi attraversati per mesi dagli automobilisti in cerca di stradine secondarie per aggirare il tappo creatosi sul tratto franato della 554.

Un bel sospiro di sollievo, nella piccola frazione di Sant'Isidoro di Quartucciu, ma anche fra i residenti del complesso abitativo lungo la via San Martino, dove in questi mesi la strada mulattiera è stata trasformata in superstrada dagli automobilisti disperati in cerca di strade alternative a quella di Flumini.

I risultati si vedono in questi giorni. E ora si sogna la fine dei lavori per mettere fine a questa storia che ha fatto arrabbiare tantissima gente.

L'Anas aveva inizialmente promesso di sistemare l'intero tratto franato entro giugno.

Poi si è accorta che i tempi non potevano essere rispettati. Da qui la decisione della bretella: un tratto a due corsie lungo 400 metri che consente di lasciarsi di lato l'area franata dove i lavori, stando sempre all'Anas, saranno ultimati entro l'anno.

Lavori da due milioni di euro con un mare di polemiche alle spalle. Con la nascita del Comitato dei sindaci proposto dal consigliere regionale Cesare Moriconi, con incontro alla Regione, sfociati anche in momenti di tensione.

Questa bretella fa ora dimenticare i mille disagi del passato. Sperando che i lavori in corso per mettere in sesto il terreno franato, siano quelli definitivi.

"Finalmente - dice Giuseppe Pau - in pochi minuti ho percorso la 554 immettendomi quindi sulla vecchia e arrivando a Quartu in tempi ragionevoli. Giusto qualche rallentamento alla rotonda di Gannì".

Vincenzo Orrù, dipendente della Scuola agraria di Muravera, aggiunge: "Adesso si viaggia in una strada vera. Finora per arrivare a Muravera e per tornare a casa, ho dovuto percorrere tanti chilometri tra le campagne. A mio rischio e pericolo".
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