Il popolo di Pratobello 24 “assedia” il Consiglio regionale: a Cagliari da tutta la Sardegna contro la speculazione energetica
Consegnati i plichi con le 210.729 firme a sostegno della proposta di legge che tutela il territorio. Il sindaco di Orgosolo: «Colleghi, togliete la fascia tricolore: l’Italia ora è contro di noi»IL RACCONTO DELLA GIORNATA
Ore 13. Il popolo si è espresso: migliaia in piazza, più di 210mila ai banchetti questa estate per dire no alla speculazione energetica in Sardegna attraverso una legge che, in virtù delle prerogative sull'Urbanistica previste dallo Statuto sardo, blocca la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici sulla stragrande maggioranza del territorio dell’Isola. Ora la parola va al Consiglio regionale, che non potrà fare finta di niente di fronte a una mobilitazione quasi senza precedenti.
Ore 12,50- Erano a Pratobello, nel giugno del ‘69, per difendere Orgosolo dall’invasione delle servitù militari. Ora le signore Assunta e Efisia sono a Cagliari, davanti al Consiglio regionale, per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare che, contro la speculazione energetica, porta il nome di quella storica rivolta: «Ora è peggio», dicono convinte, «perché allora la battaglia riguardava il nostro paese, ora è in pericolo tuttala Sardegna».
Ore 12,25 – In piazza, assieme con la gente comune, anche decine di sindaci. Alcuni hanno convocato a Cagliari la riunione del Consiglio comunale. Il coro è unanime: «La Pratobello 24 è l’unica legge che può fermare la speculazione energetica. Ora è necessario ascoltare il popolo sardo».
Ore 12,17 – Il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha ricevuto i rappresentanti dei comitati, che hanno consegnato ufficialmente le firme raccolte in questi mesi a sostegno della proposta di legge Pratobello 24. Comandini ha chiarito che la procedura che seguirà il progetto di legge sarà quella ordinaria. «Per ora siamo alla fase di verifica della regolarità delle firme, poi ci occuperemo di definire quale sarà la procedura di discussione con le commissioni». (M.R.)
Ore 12,12 – La maggioranza in Consiglio regionale ha negato la procedura d’urgenza, la cosiddetta 102, per l’ingresso immediato all’ordine del giorno dell’Aula della proposta di legge Pratobello 24, sostenuta da oltre 210 mila firme dei sardi, contro la speculazione energetica. A rivelarlo è il consigliere regionale della Lega, Alessandro Sorgia.
Ore 12 – In piazza ci sono anche rappresentanti dei Cobas: «Anche noi contro la speculazione energetica».
Ore 11,50 – La folla scandisce «fuori, fuori» all’indirizzo dei consiglieri regionali.
Ore 11,40 – Sindaci e comuni cittadini formano una catena umana per portare le scatole con le oltre 210 mila firme all'interno del Consiglio regionale. In sottofondo, il suono continuo delle launeddas.
Ore 11,30 – «Ci aspettavamo una manifestazione partecipata, ma i sardi ci hanno stupito ancora una volta». Così l'avvocato Michele Zuddas, uno dei promotori della raccolta firme della proposta di legge Pratobello 24, mentre si guarda intorno sotto il Consiglio regionale, durante la manifestazione di consegna dei plichi con le sottoscrizioni a sostegno della norma di iniziativa popolare contro la speculazione energetica in Sardegna.
Ore 11,07- Al microfono parla il sindaco di Orgosolo, Pasquale Mereu, uno dei promotori della Pratobello 24: «Invito i colleghi sindaci presenti», dice, «a non mettere la fascia tricolore. Perché in questo momento l'Italia è contro la Sardegna». La folla scandisce: «A Fora s’Italia de sa Sardigna». Che significa: fuori l’Italia dalla Sardegna. Chi rappresenta il popolo sardo, ha aggiunto Mereu in riferimento ai consiglieri regionali, «deve subito prendere in considerazione la legge Pratobello 24, senza se e senza ma». I sardi, ha sottolineato, «si sono spogliati delle casacche di partito: li invito a farlo e pensare al bene del popolo».
Ore 11 – Bustianu Cumpostu, Sardigna Natzione: «Il popolo sardo si è ribellato».
Ore 10,54. Flash mob in corso: i manifestanti con i palloncini hanno creato un enorme numero: 210.729, quello delle firme raccolte a sostegno della Legge Pratobello 24 contro la speculazione energetica in Sardegna.
Ore 10,45 – Dal palco si scandisce lo slogan: «Non ci sono aree idonee». «Mentre manifestiamo», arriva la voce dal microfono, «passano mostri indegni, riducono rotonde. Dobbiamo essere combattenti per la terra e i nostri figli». Appello ai politici: «Scendfete giù». ma al momento non si presenta nessuno (Lo.Pi.)
Ore 10,40 - Intorno al Consiglio regionale si è radunata una folla impressionante. Mentre da Orgosolo è arrivato il bus con le oltre 210mila firme che verranno consegnate al Consiglio regionale.
Ore 10,30 – Videolina in diretta per seguire tutti i passaggi della manifestazione.
Ore 10,10 – Il piazzale del Consiglio regionale sul lato di via Lepanto, a Cagliari, è popolato da centinaia di manifestanti con palloncini arancioni e striscioni. Sono ancora attesi bus in arrivo dal nord della Sardegna.
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SOS SARDEGNA
Sono a migliaia pronti a invadere Cagliari con circa 35-40 pullman, ma anche con mezzi propri, provenienti da tutta la Sardegna: è il popolo di Pratobello 24, la legge di iniziativa popolare per cui saranno consegnate questa mattina in Consiglio regionale le 210.729 firme a sostegno.
«Quella di oggi», sottolineano gli organizzatori, «è la festa per chiudere il cerchio simbolico di una mobilitazione che, una volta tanto, ha messo d'accordo tutti i sardi».
E dunque non solo la consegna delle firme, ma anche la grande manifestazione che, dalle 10, è in programma in via Roma davanti e attorno al Consiglio regionale. Il tema: “un popolo in marcia”, contro l’eolico e il fotovoltaico.
Le firme saranno trasportate, intorno alle 11.30, dentro il Palazzo dalla delegazione dei comitati di Orgosolo, con in testa il sindaco Pasquale Mereu, padre della proposta della legge. E saranno consegnate da una delegazione ristrettissima ai rappresentanti degli uffici della segreteria del Consiglio regionale: il presidente dell'assemblea Piero Comandini ha dato disposizioni affinché, dopo la consegna, vengano custodite in un locale idoneo.
Fuori dal Palazzo dell'assemblea, nel piano rialzato, gli attivisti ripercorreranno le tappe della mobilitazione, sfociata nei blocchi al porto di Oristano, dov'erano stoccate torri eoliche e turbine da inviare nei vari territori sardi, e l'impegno profuso nella raccolta delle firme per la Pratobello 24. Ci sarà anche un flash mob, che – anticipano gli organizzatori – rappresenterà l'unità del popolo sardo contro l'assalto al territorio.
La manifestazione dei comitati coinciderà con quella dei Cobas della scuola che, nella piattaforma delle loro rivendicazioni, indicano – e ai primi posti – la lotta contro la speculazione energetica. C'è poi l'adesione della Confederazione sindacale sarda. E poi il sostegno di Caterina Murino, l'attrice cagliaritana che in un reel nel suo profilo Instagram ringrazia i sardi per la mobilitazione e per le oltre 210mila firme, invitando tutti a partecipare alla manifestazione in via Roma.
La manifestazione, che dovrebbe terminare intorno alle 15, sarà arricchita dalla partecipazione di sindaci e amministratori che, pur di essere presenti e di dare un segno tangibile a sostegno alla "battaglia", hanno convocato i Consigli comunali dei loro paesi a Cagliari.
E come è accaduto il 15 giugno per "È vento di Saccargia", anche oggi Videolina scende in campo per raccontare ai sardi la manifestazione cagliaritana contro l'eolico e il fotovoltaico. In diretta sulla principale emittente televisiva dell'Isola, a partire dalle 10.30, sarà documentata la consegna, in Consiglio regionale, delle firme per la legge Pratobello 24. In studio il caporedattore di Videolina, Nicola Scano, e Mauro Pili, caporedattore de L'Unione Sarda che ha curato una lunga inchiesta sulla speculazione energetica. Previsti anche interviste e contributi di Stefano Birocchi, Stefano Fioretti e Maurizio Olandi. Alle 21 puntata speciale di Radar, con un approfondimento sulla giornata. Alla legge Pratobello 24, e allo straordinario risultato raggiunto, sarà dedicata anche la puntata di domani di Radar con amministratori, rappresentanti dei comitati e dei territori.
(Unioneonline)