Un giro d’Italia della confusione. Non si placa la bufera sulla competizione ciclistica femminile che di fatto oggi trasformerà il Poetto in una zona rossa. Sarà vietato parcheggiare e transitare nell’area di Marina Piccola, dalla Prima fermata all’Ottagono, nelle strade interne e nella corsia interna di via Lungo Saline. Più che disagi proteste per la scarsa tempestività nella comunicazione di un evento che, seppur ottima vetrina per la città, avrebbe avuto bisogno di maggiore condivisione. Molti gestori dei chioschi sono stati costretti all’ultimo minuto ad annullare concerti e spettacoli programmati da tempo, così come – in previsione della scarsa affluenza dei bagnanti – i titolari degli stabilimenti balneari concederanno una giornata di ferie ai dipendenti.

Ad addolcire la pillola il buonsenso degli agenti della Polizia municipale che hanno cercato di applicare la massima tolleranza alle auto lasciate in sosta nelle aree vietate. Ieri gli unici foglietti verdi e gialli delle multe sventolavano nei parabrezza di chi ha lasciato l’auto sulle aiuole, nelle strisce pedonali o negli stalli delle moto.

All’ultimo momento

Chi abita o lavora al Poetto non mette certo in discussione una manifestazione sportiva che coinvolge 144 atlete (con i relativi allenatori, tecnici e accompagnatori) e che sarà trasmessa in diretta in cinquanta Paesi. La contestazione arriva dai tempi e dai modi. «Ci hanno avvertito all’ultimo momento», afferma Fofino Floris, 70 anni, ex ristoratore con casa al Poetto, mentre sorseggia un caffè in un chioschetto. «Abbiamo saputo dei divieti martedì mattina, solo quando hanno piazzato i cartelli. In pratica – continua – è come se il Comune ci avesse detto: arrangiatevi». Sul banco degli imputati la scarsa comunicazione dell’amministrazione comunale. «Se ci avessero avvisato per tempo ci saremmo organizzati e trovato un luogo dove parcheggiare l’auto, invece di avere queste sgradite sorprese».

Problemi più seri di un’auto da parcheggiare per Valerio Mocci, 44 anni, responsabile del campo scuola per bambini “Beach sport village”. «Al nostro campus, tra la Quarta e la Quinta fermata, sono iscritti 350 ragazzini e non sappiamo ancora come comportarci. Abbiamo detto ai genitori di portare in spiaggia i loro figli prima delle 8 e di venire a riprenderli dopo le 17. Stiamo incontrando – continua Mocci – qualche difficoltà con la Polizia municipale che, per motivi di ordine pubblico, potrebbe anticipare o posticipare la chiusura. Regna un po’ troppa incertezza».

Giro fortunato

Come detto, per i temerari che ieri mattina hanno deciso di trascorrere la mattina al mare, non è andata così male. «Arrivo da Quartu, nessun problema», dice soddisfatto Luigi Mascia, 56 anni, subito dopo aver trovato un parcheggio vicino ai “caddozzoni”. Poco più avanti, stesso film per Elio Picci, 48 anni di Sestu, «Neanche un giro». Nel piazzale di fronte a Il Lido calma piatta. «Abbiamo trovato facilmente un posto per l'auto», commenta Davide Pinna, 32 anni, al mare con mamma e figlia. «I veri guai sono sabato e domenica».

In pullman al mare

Per oggi il Ctm ha rivisto il servizio riattivando la linea 3P che era stata precedentemente sospesa e inserendo due fermate provvisorie poco prima della rotatoria di Marina Piccola per la discesa in sicurezza dei passeggeri verso le spiagge. È stato previsto anche un rafforzamento delle linee PF e PQ da e verso Quartu. Informazioni saranno fornite attraverso il call center 800078870 e da un’hostess in piazza Matteotti.

Andrea Artizzu

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