«Sono vivo per miracolo». Un grave incidente per Gian Franco Pilloni, noto imprenditore ogliastrino ma da tempo residente in città, e Gran Maestro della Gran loggia massonica d’Italia Umsoi. È stato travolto da un’auto, guidata da un’anziana, mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Roma, sotto il suo ufficio.

Non si conoscono i dettagli: quando è stato travolto, Pilloni era in compagnia del figlio, che però non ha subito conseguenze. Ora è ricoverato al Brotzu, nel reparto di Chirurgia d’urgenza, con otto costole rotte, un trauma cranico, la spalla sinistra e la gamba destra fratturate.

Gianfranco Pilloni in ospedale (da Facebook, concessa)
Gianfranco Pilloni in ospedale (da Facebook, concessa)
Gianfranco Pilloni in ospedale (da Facebook, concessa)

A dare notizia dell’incidente, su Facebook, «per tranquillizzare tutti gli amici e conoscenti», è stato lo stesso imprenditore. «Il mio telefono squilla in continuazione, ma non è in mio possesso perché in ospedale non posso e non sono in condizioni di tenerlo».

Il racconto

E racconta: «Purtroppo, mentre attraversavo sulle strisce pedonali sotto il mio ufficio, sono stato travolto da un’auto condotta da una signora. Sicuramente, complice la scarsa visibilità, dovuta anche alla pioggia, non mi ha visto, travolgendomi e scaraventandomi a 30 metri di distanza, così mi ha riferito mio figlio, scampato per miracolo dall’essere preso in pieno anche lui. Chiedo scusa a tutti gli amici che mi chiamano: purtroppo ho riportato oltre alla frattura della gamba, quelle della spalla sinistra e di otto costole. Questo infortunio in particolare non mi permette di fare sforzi, neanche di parlare: respiro a malapena. Se accelero il respiro mi vengono dolori allucinanti. La cosa buona è che, pur avendo riportato un trauma cranico, con una leggera frattura, non mi è stata riscontrata nessuna lesione interna. Lo stesso per gli altri organi vitali dell’addome».

Il post su Facebook

Pilloni ha risposto al telefono al cronista che lo ha contattato: ha confermato l’incidente e ringraziato «i medici del pronto soccorso e del reparto chirurgia d’urgenza, per le cure che mi hanno riservato». E ancora: «Ringrazio col cuore il direttore sanitario, passato a farmi visita. Come potrebbe poi mancare un ringraziamento col cuore al mio Angelo custode, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari Edoardo Tocco? Che Dio ti Benedica. Ma soprattutto, ringrazio Dio e i Santi che mi hanno protetto, perché poteva finire molto peggio».

© Riproduzione riservata