Pericolo scampato per la Sardegna, che resta bianca per almeno un’altra settimana grazie ai ricoveri in area medica che restano sotto la soglia di guardia per un punto percentuale, con il 14% dei reparti impegnati sul fronte Covid (la soglia di guardia è al 15%). E’ all’11,2% invece il tasso di saturazione delle terapie intensive, oltre la soglia del 10%. L’incidenza è 148,5 casi ogni 100mila abitanti.

La prima Regione a lasciare il bianco dopo le riaperture è la Sicilia, che diventa gialla visto che supera entrambi i parametri, con terapie intensive occupate al 12,1% e reparti ordinari al 19,4%. Sicilia che fa registrare anche l’incidenza più alta d’Italia, 200,7 casi ogni 100mila abitanti.

La Calabria si salva invece grazie alle intensive: incidenza di 101,5, ricoveri in area medica al 15,2% e terapie intensive sature al 5,9%.

DATI NAZIONALI – Secondo l’ultimo monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute continua a scendere l’indice Rt di trasmissibilità del virus, che passa da 1,1 della scorsa settimana a 1,01 di quest’ultima. Una tendenza in atto già da qualche settimana.

In lieve aumento invece l’incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100mila abitanti nel periodo 20-26 agosto rispetto ai 74 della settimana precedente.

La Sardegna ora è classificata come Regione a rischio basso. Sono dieci le Regioni a rischio moderato, una di queste – la Sicilia – ha "un'alta progressione di escalation nei prossimi 30 giorni". A rischio moderato anche Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d'Aosta. Le restanti Regioni sono classificate a rischio basso.

Di seguito, i tre parametri principali Regione per Regione: da sinistra, incidenza settimanale 20-26 agosto, tasso di occupazione aree mediche al 24 agosto e tasso di occupazione terapie intensive al 24 agosto.

Abruzzo 54,2; 5,1%; 7,4%

Basilicata 65,2; 11,6%; 0,0%

Calabria 101,5; 15,2%; 5,9%

Campania 63,0; 9,5%; 2,7%

Emilia Romagna 85,3; 6,3%; 7,1%

Friuli 55,7; 2,4%; 6,3%

Lazio 60,6; 8,2%; 5,7%

Liguria 74,0; 5,0%; 4,4%

Lombardia 35,4; 5,2%; 2,9%

Marche 77,1; 5,7%; 5,3%

Molise 22,6; 4,5%; 2,6%

PA Bolzano 71,4; 3,6%; 3,8%

PA Trento 50,7; 5,8%; 0,0%

Piemonte 36,5; 2,4%; 1,4%

Puglia 48,4; 7,6%; 4,7%

Sardegna 148,5; 14,0%; 11,2%

Sicilia 200,7; 19,4%; 12,1%

Toscana 115,4; 7,6%; 7,2%

Umbria 86,6; 7,9%; 6,3%

Valle d’Aosta 33,1; 4,8%; 0,0%

Veneto 83,2; 3,1%; 5,1%

ITALIA 77 7,1% 5,4%

(Unioneonline/L)

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