Dieci pazienti giunti al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità e due trasferiti da quello del Marino. Nei primi otto giorni di febbraio, sono le cifre dei ricoveri nel reparto di Chirurgia d'urgenza dell'ospedale cagliaritano di Is Mirrionis, dopo il ridimensionamento dell'omologo reparto in quello del Poetto.

Il Santissima Trinità affronta ora il terzo weekend dalla "rivoluzione" che, di fatto, ha chiuso la Chirurgia d'urgenza del Marino il sabato e la domenica e ne ha ridotto - ma all'Assl di Cagliari preferiscono dire "diversificato" - l'attività durante la settimana.

È il cosiddetto "week surgery", cioè l'attività chirurgica concentrata nei primi cinque giorni della settimana al Marino, dove ora si operano solo i casi con degenza non superiore - appunto - a cinque giorni.

Gli altri pazienti che hanno necessità di un intervento più impegnativo, oppure che arrivano all'ospedale del Poetto nella fine settimana, sono invece trasferiti in ambulanza a Is Mirrionis, dove il numero di ricoveri in Chirurgia d'urgenza è salito ma non - dice l'Assl - in modo importante.

C'è, alla base dei pochi trasferimenti da un ospedale all'altro (due in otto giorni) un buon lavoro di "scrematura" da parte del 118, che indirizza al Santissima Trinità anche i pazienti che prima erano assegnati al Marino.

È questa la posizione dell'Assl, secondo la quale il ruolo dell'ospedale sul lungomare dovrà essere ripensato per migliorare l'offerta evitando i "doppioni".
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