“Cagliari città universitaria”: questo l’obiettivo dichiarato dall’Ersu. Per raggiungerlo, è iniziato il Risiko immobiliare. Il campus di viale La Playa è etichettato come intervento “apripista”. Poi ce ne sono altri due: uno in viale Fra’ Ignazio (nello stabile dell’ex Istituto ciechi) e l’altro in via Trentino, nell’area ora usata come parcheggio: un’operazione, quest’ultima, sulla quale sono stati sollevati molti dubbi e della quale il Comune, al momento, pare sapere poco e niente. Ma il piano c’è.

Intanto prendono sempre più forma altri interventi, descritti nel dettaglio in una delle ultime deliberazioni del consiglio di amministrazione dell’Ente regionale per lo studio universitario, presieduto da Cosimo Ghiani: il documento, approvato a dicembre, descrive le linee di indirizzo per l’utilizzo di 22,5 milioni di euro stanziati con legge regionale.

Si fanno traslocare uffici, nascono altre case dello studente e si punta a importanti acquisizioni immobiliari.  Le procedure sono già state avviate. 

LA MENSA. Seguendo l’ordine del provvedimento, il primo cantiere dovrebbe riguardare la mensa di Sa Duchessa, teatro di cedimenti e disagi: le cucine verranno rifatte lo stabile ampliato. «Potrebbe in aggiunta utilizzarsi la superficie di pertinenza Ersu ricadente all’interno di un lotto di complessivi circa 3600 metri quadri – si legge – adiacente alla struttura esistente, di cui Ersu detiene la proprietà di circa 550 metri quadri». Per farlo ci sono 3 milioni.

CASA E UFFICI. Gli uffici della sede centrale del Corso Vittorio Emanuele verranno trasformati in casa dello studente, anche grazie al contributo del ministero della Ricerca. «A tal fine è stato contestualmente redatto il piano per la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale del Palazzo Vivanet di via Roma – dice il documento – affinché possa essere utilizzato quale futura sede amministrativa dell’Ente e foresteria». Uno scambio, quindi: a carico dell’Ersu ci sarebbe una spesa di 4 milioni, il resto deve arrivare da Roma, attraverso un bando già in corso. «Riguardo a tale intervento – è scritto nella delibera – è stato già individuato l’operatore economico che procederà alla redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica».

L’ACQUISIZIONE. Poi la spesa grossa di questa tranche di interventi. Quella da 15,5 milioni «per l’acquisizione di un immobile da utilizzare come residenza universitaria, da assoggettare a successiva ristrutturazione e adeguamento funzionale». La priorità è data «a fabbricati già esistenti di proprietà pubblica e a procedure fallimentari esecutive giudiziali». Non c’è scritto, ma l’obiettivo è la vecchia clinica Lay di viale Fra’ Ignazio, che ora è nel fallimento del gruppo Ragazzo (nel quale si sono già introdotti, per diversi immobili, l’ex clinica San Salvatore e gli uffici con vista su Tuvixeddu, altri due famosi imprenditori cagliaritani).  Le offerte devono essere presentate entro il 28 febbraio: il bando è già pubblicato. A disposizione ci sono 8 milioni, altri 7,5 serviranno per la ristrutturazione. 

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