Negozi di abbigliamento, librerie, accessori o servizi al turismo tipo ape-calessino.

Sono alcuni esempi di attività non soggette a lockdown, ma che rimangono aperte e non guadagnano più come prima.

Ora dai banchi del Consiglio comunale di Cagliari arriva un appello: "Il Comune di Cagliari intervenga al più presto in aiuto delle attività che, escluse dalle restrizioni disposte dagli ultimi Dpcm e quindi dagli indennizzi, continuano a rimanere aperte, ma con incassi drasticamente ridotti".

Questa la richiesta dei consiglieri di opposizione contenuta in una mozione, prima firmataria la capogruppo di "Progetto Comune per Cagliari" Marzia Cilloccu.

Nel documento si propone un aiuto - sotto forma di contributo a fondo perduto - con le somme non spese per eventi e azioni promozionali previsti nel bilancio comunale, ma congelati dal Covid. La proposta comprende inoltre, per le stesse attività, la richiesta di stanziamento per un rimborso forfettario relativo a un periodo di chiusura forzato causato da una eventuale periodo di isolamento del titolare o dipendente.

(Unioneonline/F)
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