Indagini in corso per rintracciare i responsabili del raid incendiario contro il Comando militare dell'Esercito in Sardegna, in via Torino a Cagliari. 

Nella notte una ventina di persone hanno scagliato una bottiglia molotov e palloncini pieni di vernice rossa contro l’ingresso, accendendo anche fumogeni. Quindi si sono dileguati.

Dopo il blitz, sono scattati gli accertamenti, con la Digos che ha anche iniziato ad analizzare i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, per cercare indizi utili a risalire agli autori dell’assalto. Da quanto si apprende, al momento le indagini si stanno indirizzando su esponenti dei gruppi degli anarchici-antagonisti.

LE REAZIONI – L’episodio ha suscitato reazioni di ferma condanna da parte dei rappresentanti delle istituzioni.

"Un gesto grave e vile che offende l'Esercito e la Difesa", lo ha definito il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, aggiungendo: "Non ci faremo certo intimidire e spero che presto gli autori dell'azione potranno essere individuati".

"La mia solidarietà al Comando regionale dell'Esercito di Cagliari per il grave attentato incendiario e vandalico di ieri notte. Un gesto indegno che offende un'Istituzione da sempre impegnata nella difesa del nostro territorio, dei cittadini, dei nostri colori", il commento, invece, di Elisabetta Casellati, presidente del Senato.

“Esprimo la mia più sentita condanna per il vile attentato della serata di ieri alla sede del Comando dell'Esercito di via Torino a Cagliari”, ha detto il sindaco Paolo Truzzu, sottolineando che si è trattato di un “gesto odioso e inutile, soprattutto perché gli uomini dell'esercito sono sempre vicini ai cittadini, specie nei momenti peggiori. Auspico che vengano prontamente individuati i responsabili".

Anche per il governatore Christian Solinas si tratta di “un gesto odioso che offende l'intera Sardegna", mentre il deputato Fdi Salvatore Deidda annuncia che porterà il caso in Parlamento.

Anche l'Anpi regionale "condanna fermamente l'attentato" e fa sapere che "crede nella forza della democrazia e ritiene che gesti come questo non siamo compatibili con la richiesta, che pure l'Anpi ha avanzato, di uno stop delle esercitazioni militari in corso nei mari e nei poligoni del sud dell'Isola".

LA MANIFESTAZIONE – Domenica, intanto, a Sant'Anna Arresi è in programma una nuova manifestazione contro la presenza militare in Sardegna, con gli antimilitaristi e i partiti indipendentisti in piazza.

(Unioneonline/l.f.)

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