Gli esiti degli esami sugli ultimi campioni prelevati sono attesi in giornata. La speranza è che l’inquinamento microbiologico al Poetto duri come un soffio di vento, lo stesso che potrebbe portare via problemi e  batteri.  E la revoca dell’ordinanza che vieta la balneazione dall’ospedale Marino fino all’Ottagono (quest’ultimo stabilimento non è interessato), tratto di Cagliari. 

Nell’attesa restano rabbia e dubbi. «I prelievi sono stati effettuati mercoledì, davanti a via dell’Idrovora. L’ordinanza è arrivata venerdì, ieri pomeriggio. Prima si poteva fare il bagno? Questa è una follia: io lavoro con i campi scuola estivi. Per questa roba mi stanno arrivando annunci di disdette di contratti. Per l'ennesima volta stanno distruggendo chi lavora». Erika Murtas è furente: è la titolare dello stabilimento Family Beach, che tre giorni alla settimana ospita decine e decine di bambini che, seguiti da educatori, si godono il mare mentre i genitori lavorano. Poi ci sono i croceristi che scelgono un tuffo al mare: vanno in comitiva anche nel suo chiosco. L’ordinanza è arrivata come una mazzata. E vista la tempistica, la beffa è ancora più amara: «L’anno scorso c’era l’emergenza caldo, due anni fa pure. Quest’anno, per un campione sfalsato, sto subendo danni enormi: solo la merce comprata per oggi vale un migliaio di euro. Come pagherò concessione e Tari se arrivano questi provvedimenti terroristici?». 

Un confronto con l’Arpas c’è stato: «Mi hanno detto che i valori potrebbero essere stati  sfalsati dal passaggio di uno yacht che  ha scaricato in mare». Se così fosse, la stessa imbarcazione potrebbe aver generato anche l’inquinamento che ha portato all’ordinanza di chiusura di due tratti a Giorgino, per più di un chilometro. Ma se le cause fossero altre?  

 Nel frattempo a Quartu è arrivata un’ordinanza di  divieto di balneazione a S’Oru e Mari, firmata dal sindaco di Quartu Graziano Milia. Non proprio un tratto di mare storicamente paradisiaco: a monte ci sono abusi e un sistema fognario – spesso inesistente –  da rivedere. Ma anche lavori in corso per la sostituzione di cinque pompe a ridosso del depuratore di Is Arenas – questo in territorio di Cagliari – che non erano mai entrate in funzione. Ci sono connessioni con S’Oru e Mari? Difficile dirlo. 

In queste ore sono in atto degli interventi proprio nell’impianto gestito da Abbanoa, che si affaccia su Molentargius: in teoria dovrebbe spingere le acque depurate verso Simbirizzi e stagno. Le connessioni con l’ordinanza vengono respinte dalla società  di gestione del servizio idrico. 

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