Si concentra in particolare nei parchi naturali di Molentargius e del Gutturu Mannu l'attività di controllo avviata tra il Corpo forestale della Regione e l'Arma dei carabinieri.

L'intervento è stato effettuato dal personale del Corpo Forestale Regionale del Nucleo investigativo di Cagliari (NIPAF) e delle Stazioni Forestali di Cagliari e di Uta, dai carabinieri forestali del Reparto Operativo - Sezione Operativa Antibracconaggio Reati a Danno degli Animali (SOARDA), dal Nucleo CITES di Cagliari, dai carabinieri dei reparti territoriali del Comando Provinciale di Cagliari, oltre che dai volontari della LIPU.

Le forze in campo hanno setacciato il territorio nei luoghi più amati dagli uccelli migratori che si rifocillano di bacche mediterranee e sostano prima di lasciare l’Italia per andare a svernare in Africa.

L'area considerata rientra nei punti caldi del bracconaggio, chiamati "Black Spot", che quindi vengono costantemente monitorati. Il bilancio definito delle attività, considerate le condizioni meteorologiche che non hanno ancora determinato presenze massicce di avifauna migratoria nel Sud Sardegna, non può essere stilato ma la situazione viene ritenuta sotto controllo.

Sono stati sequestrati un fucile, oltre 40 munizioni, un grosso coppo, ossia un retino di grandi dimensioni con diametro di quasi due metri che può catturare centinaia di esemplari con un solo utilizzo, 2 trappole di tipo SEP e una trentina di reti per uccellagione.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata