Un ventenne trovato senza vita poco prima delle otto di ieri in un cortile di via Binaghi, a Cagliari. Una morte misteriosa, con tanti punti interrogativi.

Mattia Ennas di Quartu è precipitato da circa venti metri: lo hanno trovato gli inquilini del palazzo. Caduto da una finestra della scala interna dell'edificio, oppure dalla terrazza.

Gesto volontario? Incidente?

I carabinieri del nucleo operativo della compagnia e della stazione di Sant'Avendrace sono al lavoro per far luce su una serie di ombre in questa tragica vicenda. Perché il ragazzo ha raggiunto in autobus il quartiere di Mulinu Becciu in una palazzo dove non conosce nessuno?

Cosa è accaduto tra le sette - quando gli amici lo hanno accompagnato a casa al termine di una serata trascorsa nei locali del lungomare Poetto - e le otto quando è stato trovato morto? Ennas durante la notte è stato derubato: c'è un collegamento con la tragedia?

La vicenda ha sconvolto due comunità. Quella del rione cagliaritano e quella quartese, incredule per la perdita di una giovanissima vita. Sono stati gli inquilini di via Binaghi 1 a sentire uno strano rumore verso le otto e scoprire così il corpo del ragazzo. Immediata la segnalazione al 112.

I carabinieri della compagnia di Cagliari, comandati dal maggiore Luca Vasaturo, sono arrivati subito con il 118. I soccorsi sono stati inutili. Il giovane - che non aveva documenti - è morto sul colpo. Identificarlo non è stato facile. Si è partiti da un tatuaggio con la scritta agosto 2019 e il disegno di un aereo. Alla fine si è arrivati a Mattia Ennas. E a Mulinu Becciu sono arrivati i genitori, i parenti e tanti amici.

Gli investigatori hanno escluso il coinvolgimento di altre persone.

Una telecamera ha ripreso il ventenne al suo arrivo, su un autobus del Ctm, nel quartiere. Ennas si è diretto verso il palazzo passando da una recinzione. Poi il tragico volo.

"Perché lo ha fatto? E perché era qui?": queste le domande, per ora senza risposte, dei familiari. Il ventenne era rientrato da poco da una vacanza in Spagna. Lavorava, aveva tantissimi amici e una famiglia che lo amava. Perché avrebbe dovuto togliersi la vita, come ipotizzato dagli inquirenti?

E soprattutto perché avrebbe scelto l'anonimo palazzo di un quartiere che non conosce? Per questo le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Enrico Lussu, vanno avanti.

Ennas avrebbe trascorso la serata e la notte con gli amici in un locale al Poetto di Quartu. Lo confermano anche i video nella sua "storia" su Instagram. Ci sarebbe però stato un imprevisto. Il ventenne sarebbe stato derubato dello zainetto con dentro portafoglio, documenti e cellulare.

"Era turbato e preoccupato", hanno detto gli amici.

Verso le sette è stato riaccompagnato a casa sua, a Quartu. Cosa è successo dopo è avvolto nel mistero. C'è un collegamento con il furto? È davvero plausibile che il timore di dover riferire ai genitori il furto subito lo abbia spinto, in un momento di debolezza, a compiere un gesto estremo? Oppure c'è un'altra spiegazione?

Qualcuno ha delle informazioni che potrebbero aiutare i carabinieri a far luce su una tragedia rimasta senza una spiegazione? Lo chiedono soprattutto i genitori di Mattia, travolti da un dolore troppo grande.

Matteo Vercelli

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