Il caso di Manuela Murgia è riaperto.

Dopo la consulenza di parte del medico legale Roberto Demontis, torna ad essere in discussione la morte della sedicenne, trovata senza vita nel canyon di Tuvixeddu, a Cagliari, nel 1995.

La perizia ha infatti individuato ferite compatibili con un investimento da parte di un’auto e l’ipotesi è che la giovane non si sia tolta la vita, ma che sia stata travolta e uccisa, forse dopo aver subito una violenza sessuale.

Adesso la famiglia punta alla riesumazione del cadavere, come spiega la sorella Elisabetta Murgia. Ma non solo: l'obiettivo è anche «la ricerca degli indumenti indossati», per verificare se resista qualche traccia biologica.

Luca Neri

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