Legalità e valori nello sport: alla Fiera di Cagliari una mattinata con Esposito, Zappa e Brumotti
Tra gli ospiti, anche il Prefetto Giuseppe Castaldo e Stefano Melis, direttore dell’area Business e Media del Cagliari CalcioLo sport può aiutare a costruire nei giovani la consapevolezza sull’importanza dei valori della legalità: se ne è parlato stamattina alla Fiera di Cagliari in un evento in cui sono intervenuti il Prefetto Giuseppe Castaldo, il direttore dell’area Business e media del Cagliari Calcio, Stefano Melis e i giocatori rossoblu Gabriele Zappa e Sebastiano Esposito. «Andare a scuola trasmette dei valori importanti che poi si riesce a riportare in campo» ha commentato il difensore rossoblu. «Io sono dell’idea che non sempre prendere delle scorciatoie porta a prendere risultati importanti: credo che barare non sia d’aiuto e che quando fai del bene, questo poi torna indietro. Nel calcio come nella vita. Inoltre lo sport è anche un ottimo sfogo durante la vita quotidiana», ha concluso Zappa.
«Io ho smesso di andare a scuola abbastanza presto, non riuscendo a conciliare lo studio con il calcio» ha commentato Sebastiano Esposito. «Io sono stato fortunato a poter coronare il mio sogno, ma se non avessi fatto il calciatore, sarebbe stato un bel problema», ha concluso l’attaccante.
Durante l’evento, moderato dal giornalista Paolo Mastino, è intervenuto anche l’inviato di Striscia Vittorio Brumotti, da anni impegnato nella sensibilizzazione sulle conseguenze negative delle droghe soprattutto tra i giovani. «Perché ce l’ho tanto con le droghe? Vengo da un paesino della Liguria, in cui moltissimi ragazzi che erano appassionati di bici come me, uno ad uno la droga se li è portati via» ha aggiunto Brumotti. «Alcuni sono finiti in cimitero, altri hanno perso i denti, altri hanno rubato ai genitori per potersi comprare una dose: insomma hanno perso se stessi. Allora con la bicicletta in modo provocatorio, ho girato tutte le piazze di spaccio italiane, tranne quelle sarde perché mi hanno minacciato prima del tempo, che mi avrebbero messo una bomba».
«Sport e legalità sono strettamente connessi» ha commentato il prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo. «Lo sport aiuta a crescere e sviluppare sentimenti di solidarietà e rispetto verso le regole. Ed è anche la chiave per allontanare i giovani dalla solitudine. Così come aiutano a crescere le sconfitte. Ho anche lanciato il messaggio ai ragazzi di sviluppare uno spirito critico e non omologarsi: questo serve per fare le scelte giuste» ha concluso il Prefetto.
«L’iniziativa di oggi è un esempio bellissimo del ruolo che lo sport e il calcio in particolare hanno nel nostro paese dal punto di vista sociale» ha aggiunto il direttore dell’area business e media rossoblu, Stefano Melis. «Quello di ambasciatore e amplificatore di valori importanti che il calcio deve trasmettere, soprattutto quando si rivolge ai più giovani.
Il Cagliari ha ribadito più volte il proprio impegno sul territorio per ribadire concetti chiave quali il rispetto, l’uguaglianza, essere contrari ad ogni genere di violenza, sia fisica che verbale. Il manifesto etico BeAsOne in questo senso e sicuramente un punto di riferimento chiaro per il proprio programma».