Sembrano creature di un altro pianeta, trasparenti e silenziose, adagiate sulla sabbia come frammenti di vetro abbandonati dal mare. A Cagliari, la spiaggia del Poetto si è svegliata con una visita straordinaria: centinaia di meduse sono approdate a riva, disegnando una scena tanto affascinante quanto surreale.

Meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)
Meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)
Meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)

Si tratta molto probabilmente della Aurelia aurita, la cosiddetta medusa orecchiona, facilmente riconoscibile per la sua forma a ombrello e i caratteristici quattro lobi a forma di fiore visibili al centro del corpo gelatinoso. Nonostante l’aspetto esotico, questa specie è poco o per nulla urticante, e non rappresenta un pericolo per l’uomo.

Meduse spiaggiate al Poetto e, sullo sfondo, la Sella del Diavolo (foto Melis)
Meduse spiaggiate al Poetto e, sullo sfondo, la Sella del Diavolo (foto Melis)
Meduse spiaggiate al Poetto e, sullo sfondo, la Sella del Diavolo (foto Melis)

L’arrivo in massa di queste meduse non è un fenomeno raro nel Golfo di Cagliari, specie in periodi in cui si combinano determinati fattori naturali: correnti marine, venti di scirocco, mare mosso o semplicemente il ciclo vitale possono spingerle fino alla riva. In alcune giornate tranquille, come quella di oggi, lo spettacolo si ripete in silenzio, quasi con eleganza.

Una medusa spiaggiata al Poetto
Una medusa spiaggiata al Poetto
Una medusa spiaggiata al Poetto

Le meduse, infatti, sono animali planctonici e si lasciano trasportare facilmente dal mare. Basta un cambio di corrente o un evento meteorologico per vederle arrivare in grandi numeri. E quando si spiaggiano, sembrano quasi posate con cura sulla battigia, in un disegno naturale che lascia a bocca aperta.

Le meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)
Le meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)
Le meduse spiaggiate al Poetto di Cagliari (foto Melis)

Anche se spiaggiate e apparentemente innocue, alcune possono ancora rilasciare sostanze urticanti, quindi è sempre meglio evitarne il contatto diretto con la pelle.

Intanto, i cagliaritani e i turisti curiosi si fermano, scattano foto, girano video.

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