La variante Delta spinge verso l’alto l'incidenza delle infezioni da virus SarsCoV2 in Italia.

Nell’ultima settimana i dati parlano di un aumento in 19 regioni, con l’Isola che fa registrare un +146%, secondo dato peggiore nel Paese dopo quello del Molise (+257%).

È la mappa che emerge dai valori riportati nel sito CovidTrends, che da mesi segue l'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia.

Secondo i dati, aggiornati all'11 luglio 2021, nell'ultima settimana è stato, dunque, il Molise a registrare l'incremento maggiore nell’incidenza, con il 257%, seguito da Sardegna (+146%) e Veneto (123%).

Seguono a distanza, con valori superiori al 50%, altre 5 regioni: Lazio (+84%), Liguria (+71%), Emilia Romagna,Toscana e Campania (+56%).

Altre sette regioni hanno registrato un incremento compreso fra il 20% e il 50%: provincia autonoma di Bolzano (+48%), Lombardia (+43%), Calabria (+40%), Sicilia (+36%), Marche (+33%), Umbria (+32%), Piemonte (+26%).

L'incidenza nell'ultima settimana è stata invece inferiore al 20% in Friuli Venezia Giulia (18%), Puglia (+17%), Abruzzo (13%) Basilicata (+8%), con la provincia autonoma di Trento e la Valle d'Aosta che registrano incrementi negativi, rispettivamente di -24% e -46%. 

LA CORSA DELLA VARIANTE – Secondo gli esperti, a far impennare i contagi è la variante Delta, ora vicina al 30 per cento del totale dei nuovi casi ma che, secondo le stime, arriverà al 70% in agosto.

Con questo ritmo e con i parametri in vigore sui colori e sulle limitazioni delle Regioni, entro 3-4 settimane alcune parti di Italia potrebbero, dunque, passare da fascia bianca a gialla e arancione, con chiusure e coprifuoco. Da tenere sotto controllo, in questo senso, è proprio il dato relativo all’incidenza: con 50 casi ogni 100mila abitanti si finisce in giallo.

(Unioneonline/v.l.)

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