Non mancano solo le centraline che dovrebbero controllare le emissioni, prescritte nel 2010 e mai entrate in funzione: al Tecnocasic di Macchiareddu l'Arpas ha rilevato diverse «difformità gestionali» e ora l'inceneritore più grande della Sardegna rischia di vedere sospesa o addirittura revocata la propria autorizzazione.

È la Provincia di Cagliari - ente che riveste il doppio ruolo di azionista principale del Cacip, proprietario dello stabilimento, e controllore in campo ambientale - a notificare ai vertici della società una diffida che non lascia molto spazio alle interpretazioni: se entro novanta giorni il Tecnocasic non si metterà in regola, arriveranno le sanzioni.
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