Positivi in lieve aumento in Sardegna, come il numero dei ricoverati in terapia intensiva, ma resta bassa la pressione sugli ospedali. Sul fronte vaccini, l'Isola resta sempre al palo.

E' quanto emerge dai dati del monitoraggio Gimbe. Nella settimana dal 10 al 16 marzo in Sardegna si registrano un leggero peggioramento dell'indicatore relativo ai "casi attualmente positivi per 100mila abitanti" e un aumento dei nuovi casi con una variazione del 32,2%.

In particolare, i casi attualmente positivi per 100mila abitanti nell'Isola sono 795 (+6), l'incidenza settimanale è di 43 positivi ogni 100mila abitanti, in crescita ben al di sotto della soglia dei 50 necessaria per conservare la zona bianca.

E anche i numeri degli ospedali, nonostante l'aumento dei posti letto in terapia intensiva occupati (dal 12 al 14 per cento), restano sotto la soglia di saturazione fissata dal ministero. Nei reparti non critici si registra una diminuzione, dal 12 all'11% di posti letto occupati.

Capitolo vaccini, che resta il tallone d'Achille dell'Isola. La percentuale di popolazione che ha completato il ciclo è pari al 2,7%, la Sardegna è penultima tra le Regioni italiane (la media è del 3,6%). Ancora peggio se si guarda alla percentuale di over 80 che ha ricevuto le due dosi: solo l'1,9%, ultima tra le Regioni italiane a fronte di una media nazionale del 10,6%.

(Unioneonline/L)
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