Per tutti è “il maresciallo di Sant’Elia”. Dopo 24 anni trascorsi in prima linea nel quartiere cagliaritano, da oggi Mauro Secci, luogotenente con carica speciale, comandante della stazione carabinieri di San Bartolomeo, è in pensione. In tutto questo periodo ha combattuto lo spaccio di droga a Sant’Elia, mettendo a segno numerosi blitz e concludendo indagini importanti insieme ai suoi più stretti collaboratori. E ha sempre parlato con i personaggi di spicco del quartiere, affrontandoli con fermezza ma con grande rispetto degli uomini, ricevendo così rispetto.

«Mi porterò dietro tantissimi ricordi», racconta. «Ma la storia più bella che mi sia capitata in questi 36 anni di carriera nell’Arma è quella legata a un ragazzino, fermato per spaccio a Sant’Elia. Con le lacrime agli occhi mi ha confidato di averlo dovuto fare in quanto in famiglia non avevano neanche da mangiare. Grazie anche alla collaborazione dell’allora parroco del quartiere, don Marco, oggi quel ragazzo è un’altra persona ed è nato un rapporto di amicizia». 

Ha visto cambiare Sant’Elia, «una delle migliori zone di Cagliari», diventato un rione vivibile. E lo spaccio di droga «è stato ridotto del 70 per cento». Sono cambiati anche i criminali: «Non ci sono mai stati veri e propri boss, ma personaggi di spicco che nel tempo hanno avuto problemi con la giustizia e gestivano alcune piazze di spaccio. Avevano comunque rispetto. Adesso i piccoli criminali sono più violenti: sembra che vogliano apparire a tutti i costi».

E dopo tutti questi anni passati nell’Arma, spiega, «mi mancherà la quotidianità di andare in caserma e mettermi a disposizione del cittadino per qualsiasi necessità. Così come mi mancheranno tutti i miei colleghi che ringrazio per la loro grande professionalità».

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