Si è ridotta - fa sapere la Protezione civile - la finestra di incertezza relativa al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese "Lunga marcia 5B", previsto per questa notte. Al momento, le tre traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane – Sardegna compresa - si collocano tra le 2.32 e le 6.45.

"Resta remota", spiega il Dipartimento, la probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio. Tuttavia il tavolo tecnico continuerà a seguire l'evolversi della situazione attraverso i dati disponibili fino all'avvenuto impatto al suolo.

Il punto è stato fatto sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (Asi) durante il nuovo incontro del tavolo tecnico che si è aggiornato nel pomeriggio di oggi presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile.

Al tavolo hanno partecipato anche rappresentanti delle Regioni potenzialmente interessate, per la

condivisione di analisi e aggiornamenti sull'evoluzione delle operazioni con i territori e con le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. 

Sono nove le Regioni su cui potrebbero cadere frammenti del razzo: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e appunto Sardegna.

Quattro le indicazioni che ha dato la Protezione civile sui comportamenti da tenere per evitare ogni rischio: restare a casa; stare lontani da vetri e porte vetrate; in un edificio mantenersi ai piani bassi; occhio ai frammenti che si possono trovare per strada dopo la caduta, mantenersi a una distanza di 20 metri e avvisare le autorità competenti.

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