Un futuro da Central Park cagliaritano, polmone verde fra rare specie botaniche, Anfiteatro romano e Villa di Tigellio annessi, nel cuore del centro storico cittadino.

L'Orto botanico, cinque ettari di storia e natura, immersi nella valle di Palabanda, ha tutte le carte in regola per trasformarsi in perla turistica d'eccellenza, un castello incantato fra camminamenti, cisterne puniche e romane, vasche e fontane, piante officinali e grotte naturali.

TURISTI STRANIERI - Destino condiviso con molti altri siti cittadini, ancora una volta sono gli stranieri i suoi più convinti e appassionati ammiratori. "Soprattutto tedeschi e francesi", confermano gli addetti alla biglietteria dell'Orto botanico, aperto in estate tutto il giorno (dalle 9 alle 18) con alcune code nelle ore notturne per le visite guidate. "Una sorpresa autentica, con numeri da record per tutta la stagione estiva e prenotazioni chiuse sino alla fine del mese", conferma il direttore, Gianluigi Bacchetta.

I CAGLIARITANI - Ma la vera sorpresa è stato il ritorno di fiamma dei cagliaritani. "Nostro obiettivo dichiarato", afferma il dottor Bacchetta, "è un Orto vivo e condiviso, a cominciare dai residenti. Ottimo il risultato di presenze straniere ma mi piace sottolineare quella di famiglie e anziani di una zona dove gli spazi verdi sono una chimera: grazie alla convenzione stipulata fra Università (proprietaria del sito) e il Comune di Cagliari, il costo del biglietto viene dimezzato per i residenti che possono stipulare l'abbonamento annuo ad appena 30 euro".

LIBRERIE VERDI - Parco urbano per anziani e famiglie, foresta in miniatura da esplorare, ma anche irripetibile salotto letterario. Grazie all'iniziativa "librerie verdi" (ideata dal funzionario Roberto Malfatti), piccoli box sistemati nei punti più suggestivi e ombreggiati dell'Orto, con la colonna sonora delle cascatelle, dove è possibile lasciare o prendere libri o abbandonarsi alla lettura con 4-5 gradi in meno rispetto alla città.

NOTTI COLORATE - Non solo shopping o degustazioni eno-gastronomiche in occasione delle notti colorate cagliaritane. "Deve far riflettere il fatto che siano già tutte sold out le prenotazioni alle visite guidate in notturna. Nostro obiettivo è quello di poterne organizzare di più almeno sino al cambio dell'ora legale", precisa il direttore dell'Orto botanico. Che annuncia una nuova iniziativa per il prossimo autunno.

ORTO SPERIMENTALE - In un apposito settore - grazie alla collaborazione con Laore (agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura) - sono stati piantati pomodori, melanzane e patate autoctoni della Sardegna. "Organizzeremo in autunno un convegno a livello regionale sulle solanacee", dice Gianluigi Bacchetta, "per illustrare questa sperimentazione e presentare questo volto inedito dell'Orto botanico".

CISTERNA ROMANA - Era uno dei terminali dell'acquedotto romano che portava l'acqua da Villamassargia a Cagliari. Da uno stretto cunicolo si accede alla cisterna a forma di ampolla, perfettamente integra, alta 12 metri e larga 10 con una capacita di 160 metri cubi. "Puntiamo a recuperare le antiche vie dell'acqua che dall'ex Massimo risalivano fino all'Orto dei Cappuccini e rimontavano fino all'Ospedale civile prima di scendere a Stampace".

SITO UNICO - Cagliari punta anche sull'Orto botanico per diventare polo turistico di eccellenza. "Soprattutto quando potremmo abbattere l'attuale separazione con l'Anfiteatro e diventare un unicum magari esteso anche alla Villa di Tigellio e l'Orto dei Cappuccini. Una convenzione con il Comune prevede nel futuro una biglietteria unica per accedere a uno dei luoghi più suggestivi della città, un vero giardino incantato".

Paolo Matta

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