Un controllo continuo per contrastare gli illeciti economici finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia sarda. Così la Guardia di Finanza dal 2022 ai primi cinque mesi di quest’anno ha eseguito 29mila ispezioni svolgendo 2.300 indagini anche sull’utilizzo dei fondi del Pnrr.

Dati emersi durante la cerimonia per i 249 anni dalla nascita della Guardia di Finanza svolta nella caserma di viale Diaz a Cagliari.

È stato il comandante regionale, il generale di brigata Claudio Bolognese, a elencare i numeri e a ricordare l’impegno costante dei finanzieri nell’Isola. Le indagini hanno permesso di accertare frodi per 24 milioni di euro con la scoperta di 313 evasori totali e 1250 lavoratori in nero.

Numerose le inchieste che hanno fatto scattare sequestri milionari.

A tutela della spesa pubblica le 708 indagini hanno portato a 635 denunce con la segnalazione alla Corte dei Conti di 173 persone e danni erariali per 47 milioni di euro. Sugli appalti 55 i milioni di euro assegnati irregolarmente. Scoperti quattro milioni di euro di reddito di cittadinanza indebitamente percepiti.

La lotta al riciclaggio ha prodotto 44 denunce e il sequestro di beni per 19 milioni di euro. In conseguenza della crisi russo-ucraina congelati auto terreni immobili per 600 milioni di euro a carico di nove magnati russi. In un anno e mezzo sequestrate in tutta l’Isola quasi quattro tonnellate di sostanze stupefacenti.

Sono stati poi conferiti dalle autorità politiche, militari e istituzionali i premi e riconoscimenti ai finanzieri che si sono distinti in indagini e interventi. «Il nostro lavoro – ha ricordato Bolognese – si è svolto sempre in collaborazione con le Procure e le altre forze militari e dell’ordine».

La conclusione è stata affidata a Silvia Sanna con la recita cantata della preghiera del finanziere.

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