L'elite delle forze armate italiane e alleate in Sardegna per la conclusione dell'esercitazione Joint Stars 2019.

All'aeroporto militare "Giovanni Farina" di Decimomannu anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha presenziato alle grandi manovre, per poi tornare a Roma senza rilasciare dichiarazioni.

Un blitz alquanto frettoloso, forse anche alla luce delle tensioni all'interno del governo, con il leader della Lega Matteo Salvini che - si dice - ha chiesto un rimpasto nell'esecutivo alla luce del risultato delle europee, inserendo tra i nomi da tagliare in quota 5 Stelle proprio quello della Trenta.

Silenzio stampa a parte, la titolare della Difesa ha comunque affidato alcune riflessioni sull'esercitazione e sul ruolo della Sardegna nello scacchiere militare italiano alla sua pagina Facebook.

Secondo Trenta l'esercitazione è stata "una grande opportunità per l’addestramento delle nostre Forze Armate, insieme ai nostri Alleati e Partner, a confrontarsi con la complessa e delicata situazione della sicurezza, anche internazionale. Per essere sicuri - ha proseguito - dobbiamo vigilare con costanza ed essere pronti ad ogni evenienza, e questo è possibile se la Difesa coopera con tutte le altre amministrazioni e la compagine internazionale".

Decimomannu, l'esercitazione delle forze armate
Decimomannu, l'esercitazione delle forze armate
Decimomannu, l'esercitazione delle forze armate
Un Tornado dell'Aeronautica
Un Tornado dell'Aeronautica
Un Tornado dell'Aeronautica
Elicotteri in decollo
Elicotteri in decollo
Elicotteri in decollo
La simulazione della scorta a un aereo di linea
La simulazione della scorta a un aereo di linea
La simulazione della scorta a un aereo di linea
Un Osprey in volo
Un Osprey in volo
Un Osprey in volo
Il lancio di paracadutisti
Il lancio di paracadutisti
Il lancio di paracadutisti
(Foto L'Unione Sarda - Sabiu)
(Foto L'Unione Sarda - Sabiu)
(Foto L'Unione Sarda - Sabiu)

PRIORITÀ SICUREZZA - "L'esercitazione Joint Stars, giunta alla terza edizione, è un fondamentale e necessario tassello a garanzia della sicurezza nazionale, in cui è possibile impiegare e verificare le nostre capacità insieme a quelle dei Paesi amici stranieri (quest'anno Grecia, Libano, Olanda e USA)", ha aggiunto il ministro.

E ancora: "Leggi dedicate e tecnologia sempre più spinta, ma anche una maggiore consapevolezza di tutti, ci permettono di addentrarci, garantendo la massima sicurezza di tutto il personale in addestramento, del territorio, e dell'ambiente, nonché di ottimizzare al massimo le risorse economiche disponibili.

"Come ho più volte sostenuto, la Difesa deve essere in grado di mettersi a disposizione di tutti, nell'interesse (della sicurezza in primis) di tutti i cittadini. Per questo - ha chiosato Trenta - abbiamo fortemente voluto che "Joint Stars" si allargasse da quest'anno all'inter-dicastero e interagenzia, coinvolgendo attivamente, e integrando nel dispositivo militare, personale ed assetti della Guardia di Finanza, dell’ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo), dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa, che ringrazio, tutti, di vero cuore".

IL GENERALE VECCIARELLI - A Decimomannu ha invece parlato, ai microfoni di Videolina, il capo di Stato maggiore Enzo Vecciarelli.

"Bisogna continuare a cooperare verso un risultato che possa soddisfare entrambe le parti", ha detto il generale a proposito della questione delle servitù militari.

Aggiungendo: "In Sardegna ci sono realtà operative uniche in ambito europeo e ci sono le potenzialità per ristabilire uno sviluppo, anche economico come quello realizzato in passato".

"Inoltre - ha detto Vecciarelli - vorremmo trovare il modo per procedere assieme alla valorizzazione del patrimonio che abbiamo".

Sul progetto della scuola di addestramento piloti, ancora lettera morta, il generale ha precisato: "Ha ottime possibilità di successo. Dobbiamo solo recuperare il tempo perduto".

(Unioneonline/l.f.)

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