Trovato questa mattina un secondo corpo a Cala Fighera, dove due giorni fa è stato rinvenuto il cadavere di Manola Mascia. Manca l’ufficialità ma è certo che si tratti del fidanzato scomparso con lei, Paolo Durzu.

Per ore mezzi navali, aerei e a terra Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto e Squadra Mobile hanno cercato il 33enne, svanito nel nulla assieme alla 28enne di Cagliari precipitata da una scogliera, il corpo segnalato da un escursionista che lo aveva visto galleggiare in mare.

Da un primo esame esterno del medico legale sul cadavere di Mascia è emersa una ferita al cranio riconducibile alla caduta dall’alto, nessun segno di violenza evidente anche se si attende l’autopsia che sarà eseguita oggi. Accanto alla giovane c’era il marsupio di Paolo Durzu, al suo interno il portafoglio con i documenti e il telefonino.

I due fidanzati si erano allontanati assieme martedì, da allora nessuno è riuscito a contattarli e i genitori, preoccupati per entrambi i cellulari spenti, hanno dato l’allarme. Perché hanno raggiunto quel punto così impervio della Sella del Diavolo? E cosa è successo? Di sicuro amavano quel panorama, si legge su alcuni commenti sui social.

Dalle prime indagini, pare che non ci fossero problemi di coppia. La relazione, iniziata due anni fa, era serena come confermato anche dai genitori di Durzu. Gli agenti sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita dei due giovani e i loro spostamenti.

(Unioneonline)

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