Applicare ai lavoratori dell'agenzia Forestas il contratto dei dipendenti regionali al posto di quello dei forestali? "Assolutamente no", dicono i segretari regionali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil che, in un documento di protesta inviato al governatore, al presidente del Consiglio regionale, ai capigruppo e agli assessori, esprimono la propria contrarietà.

L'ipotesi è contenuta nelle proposte presentate da alcuni consiglieri sia in Aula sia alla Prima commissione consiliare. "La soluzione prospettata - scrivono i rappresentanti - rischia di rivelarsi peggiore del male che si vorrebbe curare".

"Un cambio di contratto di lavoro - spiegano - fondato sul presupposto che nell'Agenzia si svolga un'attività differente rispetto a quella principale della sistemazione idraulico-forestale del territorio e della tutela e valorizzazione dell'ambiente, dentro o fuori dei compendi forestali, comporta necessariamente il rischio della perdita della previdenza e del collocamento agricoli".

Discorso diverso, invece, quello fatto dal S.A.Di.R.S., il sindacato autonomo dipendenti regione Sardegna: "Noi vogliamo il cambio di contratto, vogliamo che ci venga applicato quello dei lavoratori regionali perché noi siamo, a tutti gli effetti, dipendenti regionali".

In un'articolata nota la sigla rappresentativa ripercorre le tappe della vicenda sul problema contrattuale ma anche organizzativo.

"Come si potrà - si chiedono - continuare ad applicare un contratto collettivo nazionale scritto e ritagliato su misura per le cooperative forestali private senza la possibilità di integrarlo e adattarlo per le esigenze della pubblica amministrazione regionale?".

La privatizzazione di Forestas, concordano con gli altri sindacati, "è esclusa. Non si può creare un ulteriore comparto".

Ma la Regione Sardegna, aggiungono, deve prendere una posizione: "I semestrali di Forestas sono precari? Allora la Regione sta violando i limiti sul ricorso al lavoro 'precario' che dovrebbe stare al 5%, e Forestas non dovrebbe avere più 300 precari".

Oppure, seconda ipotesi, quella sostenuta dal sindacato autonomo, "i semestrali di Forestas non sono precari. In questo caso potremo vedere riconosciuti tutti i loro diritti. E l'agenzia potrà utilizzare tutta la propria capacità assunzionale senza estenuanti procedure di stabilizzazione".

Alberto Atzori, della Segreteria regionale S.A.Di.R.S. Forestas, aggiunge anche un ulteriore punto di discussione: "Il contratto attuale è inapplicato, compresa la parte sulla tabella economica. Con quello nazionale noi non riusciamo a lavorare. Le mansioni superiori devono essere retribuite, ma nella Pubblica amministrazione ci sono numerosi limiti. Un nuovo accordo regionale consentirebbe invece di superare questo problema perché è diviso in categorie e in livelli".

La questione, conclude, non è di poco conto, anche perché da quanto Forestas è diventata agenzia "le nostre competenze si sono fortemente ampliate: da quelle di Protezione civile alla ricerca, dalle attività relative alla recente emergenza neve agli alberi pericolanti e da abbattere".

I lavoratori, intanto, stanno pensando a un nuovo sciopero, che potrebbe essere venerdì 2 marzo.

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
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