Per il primo sciopero della storia di Forestas non è stato scelto un giorno a caso: mentre mille dipendenti dell'agenzia protestavano sotto il Consiglio in via Roma a Cagliari, la Regione battezzava la campagna antincendi 2017, inaugurata ieri nonostante i roghi abbiano già fatto danni in tutta l'Isola e perfino due morti. Le cose sono legate, perché l'inquadramento contrattuale riconosciuto a oltre duemila lavoratori dell'ex ente foreste della Sardegna - che ne conta in tutto circa seimila - rischia di far inceppare un meccanismo delicato quanto importante: "Molti di noi potrebbero combattere il fuoco solo con la roncola, per via del disallineamento tra le mansioni per le quali dovrebbero essere impiegati e la loro qualifica reale", spiega Alessio Saba, segretario territoriale (insieme a Francesco Perra, Filippo Murtas, Sonia Busia, Marcello Porcu, Giovanni Filigheddu e Gianluca Cinus) della sigla Confederdias. E così molti forestali, in prima linea nella lotta agli incendi, in teoria non potrebbero utilizzare alcuni strumenti necessari per spegnere i roghi.

IL NODO - Colpa, dicono i sindacalisti, del contratto di tipo privatistico applicato dall'agenzia, troppo rigido per una realtà come quella di Forestas. Sarebbe meglio riconoscere a tutti un inquadramento di tipo regionale, che consente agli operai di svolgere diverse mansioni senza bisogno di promozioni, come invece obbligherebbero gli accordi attuali.

"Lo sciopero era l'unica carta che ci era rimasta, organizzarlo oggi, nel primo giorno della campagna antincendi, serve anche per esprimere tutta la preoccupazione per quello che sta succedendo. Siamo consapevoli del nostro ruolo, sia nella lotta ai roghi, sia nella protezione civile. Non chiediamo più soldi, vogliamo solo il riconoscimento dei nostri diritti", dice Saba.

LA DIVISIONE - La battaglia però non ha un fronte unito: lo sciopero è un'iniziativa di Confederdia e Snaf, mentre Cgil, Cisl e Uil non hanno aderito. "Questo tipo di discussione è fuorviante e mal posto. Chi dice che i dipendenti regionali hanno un contratto pubblico e i forestali uno privato, commette un grosso errore e non dice il vero perché tutti e due sono privati, ma con contenuti e materie differenti", sostiene Anna Rita Poddesu, segretario generale della Flai Cgil. Le distanze tra i sindacati comunque non hanno influito sulla partecipazione alla giornata di protesta, andata "oltre le aspettative", come confidano gli organizzatori.

L'INCONTRO - A fine mattinata una delegazione dei lavoratori dell'agenzia è stata accolta in Consiglio regionale dove hanno raccolto l'impegno da parte dei capigruppo ad approvare una nuova legge entro l'estate, forse già prima della pausa di agosto. Il sindacato Confederdia ha consegnato al presidente dell'Aula Gianfranco Ganau una petizione con circa 3mila firme. "C'è la massima attenzione del Consiglio", ha assicurato Ganau, "la questione è all'esame della Prima commissione che in questi giorni sta completando gli approfondimenti. Alcune delle questioni ostative all'applicazione del nuovo contratto per i forestali sono i via di definizione, presto si avrà un quadro completo. La commissione ha in carico due proposte di legge che possono essere unificate o riscritte con l'impegno di arrivare all'approvazione di un provvedimento ad hoc entro l'estate".

I COSTI - Impegno confermato dal presidente della Prima Commissione Francesco Agus: "Abbiamo accertato nei giorni scorsi che l'operazione è pari all'1 per cento del costo del personale, l'ostacolo economico è dunque rimosso. Stesso discorso per le questioni previdenziali. L'audizione dei vertici dell'Inps ha confermato che il passaggio dal contratto privatistico a quello pubblico non comporterà maggiori oneri. Rimane invece da affrontare il problema relativo agli operai forestali stagionali. Su questo", ha detto Agus, "gli approfondimenti vanno avanti e a breve presenteremo una proposta". D'accordo per una soluzione in tempi rapidi tutti i capigruppo che hanno partecipato all'incontro: Pietro Cocco(Pd), Pietro Pittalis (Fi), Gianluigi Rubiu (Udc), Daniele Cocco (Sdp), Annamaria Busia (Misto) e Attilio Dedoni (Riformatori).

IL PRESSING - Alla fine dell'incontro anche i rappresentanti di Confederdia sorridono: "Prendiamo atto dell'impegno della conferenza dei Capigruppo" ha detto il segretario Gianluca Cinus, "ci auguriamo che la volontà politica si traduca in fatti concreti: auspichiamo un'approvazione in tempi rapidissimi del provvedimento".

Michele Ruffi

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