Cinque anni e mezzo di reclusione al netto dell'assoluzione per alcuni capi d'accusa.

È la sentenza a carico dell'ex capogruppo del PdL Mario Diana al termine del processo scaturito dalla maxi inchiesta sul presunto uso illecito dei fondi destinati ai gruppi.

Il pm di Cagliari Marco Cocco aveva chiesto 8 anni per 670mila euro di spese ritenute illecite, oggi ridimensionate dalla Procura a 560mila.

Tra le assoluzioni, quella per l'acquisto di un orologio, le spese di telefono e per il matrimonio del collega politico Carlo Sanjust.

"Siamo moderatamente soddisfatti", il commento degli avvocati difensori Pierluigi Concas e Massimo Delogu, che di sicuro faranno ricorso in Appello.

Contemporaneamente davanti ai giudici della prima sezione penale è cominciato il processo dibattimentale a carico di Giacomo Sanna, ex segretario del Psd'Az, chiamato a rispondere di spese non giustificate per 45.413 euro tra l'aprile 2009 il settembre 2012 (prelevamenti allo sportello) e altri 405 euro tra il febbraio e il maggio 2012 legati al pagamento di fatture e ricevute fiscali emesse dai ristoranti "Via Veneto" di Sassari e "Da Vito" a Sennori.

Ammesse le prove chieste da pm e difensori, l'udienza è stata aggiornata a gennaio per le prime testimonianza.

Identico finale per gli ex consiglieri a processo davanti agli stessi giudici (prima udienza anche per loro): quelli di Fortza Paris Murgioni (43mila euro di contestazione), Silvestro Ladu (13.500) e Pasquale Onida (26mila) e dell'Udc Andrea Biancareddu (ex assessore all'Ambiente, 165mila euro), Francesco Ignazio Sisinnio Cuccu (175mila euro), Sergio Marracini (Udeur, 26.500 mila), Vittorio Randazzo (30mila), Antonio Cappai (36.766 euro), Salvatore Amadu (21mila euro), Alberto Randazzo (91mila euro), Giorgio Oppi (112.950 euro), Sergio Obinu (250mila euro) e Roberto Capelli (129.500 euro).

Andrea Manunza

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