E' stata necessaria poco più di mezz'ora, ma i voli erano due e a pieno carico: uno da Roma, l'altro da Milano, per un totale di 236 passeggeri. Così, alle 10,30 di stamattina, ha debuttato l'hub dell'Ats per i tamponi ai passeggeri in arrivo all'aeroporto di Elmas. Le stesse procedure, come stabilisce l'ordinanza del presidente della Regione, Christian Solinas, sono in vigore in tutti gli scali aerei e marittimi della Sardegna.

Il 54% dei viaggiatori ha fatto il test in aeroporto ed inevitabilmente a Elmas si è creata la coda. Un po' è l'effetto della novità che non tutti i passeggeri conoscevano, un po' è dovuto al fatto che i vaccinati in Italia sono ancora pochi, quindi la quasi totalità di chi viaggia non è immunizzato e deve ricorrere al tampone. E dai primi risultati emerge anche almeno un caso di positività.

"In prospettiva", spiega Vincenzo Serra, della direzione generale di Ats, "il numero di voli e traghetti diretti in Sardegna aumenterà, ma lo farà anche il numero di vaccinati, che non devono sottoporsi a tampone bensì mostrare un semplice certificato". Il sistema, insomma, non dovrebbe andare in crisi.

Il personale medico e infermieristico in tutti gli scali è di Ats.

Per Renato Branca, amministratore delegato di Sogaer (che gestisce l'aeroporto di Elmas), oltre che "un'operazione sanitaria di grande importanza, la campagna per i tamponi ai passeggeri in arrivo è una grande propaganda turistica per un'isola che, unica in Italia, è in zona bianca".

Le immagini

L'area dell'aeroporto di Elmas dedicata ai tamponi
L'area dell'aeroporto di Elmas dedicata ai tamponi
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(Le foto sono L'Unione Sarda-Almiento)
(Le foto sono L'Unione Sarda-Almiento)
(Le foto sono L'Unione Sarda-Almiento)

Il servizio del Tg di Videolina:

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