Via libera unanime in Consiglio regionale al finanziamento di 200 borse di studio per gli specializzandi di medicina. Un numero che si aggiunge alle 53 già programmate, e alle altre 62 non mediche oltre alle 11 già previste.

Lo stanziamento è triennale: cinque milioni per il 2021 che consentiranno l'attivazione di 200 nuovi contratti, 10 milioni per il 2022 e 15 milioni per il 2023.

Il testo, illustrato in Aula dal primo firmatario e leader dell'Udc, Giorgio Oppi, è stato approvato appena in tempo, considerato che il 20 luglio sono in programma i test d'ammissione per le scuole e che, prima, la Regione deve dare comunicazione delle nuove borse di studio.

La legge porta la firma di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione ed è entrata in Consiglio con la procedura d'urgenza prevista dall'articolo 102 del regolamento.

"La nuova programmazione delle borse di studio di specializzazione medica si inserisce nel solco che abbiamo tracciato ed è la conferma del nostro grande impegno per la sanità dell'Isola", ha commentato il presidente Solinas. “Il futuro del nostro sistema sanitario passa dai giovani. Abbiamo gettato le basi per superare le inefficienze di un imbuto formativo che per troppo tempo ha privato i medici non specializzati delle giuste opportunità e il territorio di quelle figure professionali che oggi mancano drammaticamente ovunque".

"Con questa legge – ha dichiarato il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus – consentiamo ai nostri giovani medici di poter servire le loro comunità e il nostro sistema sanitario".

Una legge "giusta e doverosa", secondo la consigliera del Psd'Az Elena Fancello, che ha imputato alle limitazioni nell'accesso alle borse di specializzazione anche "la carenza dei medici nell'Isola".

Pierluigi Saiu (Lega) ha dichiarato che "serve aumentare le borse per incrementare il numero di medici" e ha ribadito l'opportunità "di incentivi per consentire alle strutture più periferiche di poter contare su un numero maggiore di medici specializzandi".

Bene il rifinanziamento anche per Gianfranco Ganau (Pd), ma a livello di programmazione nazionale e regionale "manca una valutazione approfondita delle borse in base alle esigenze delle singole specialità mediche".

Daniele Cocco (LeU) ha definito il provvedimento "una buona risposta per coloro che hanno combattuto nella trincea del Covid".

Desirè Manca (M5s) ha ricordato che "il senso di responsabilità della minoranza ha consentito il via libera".

(Unioneonline/v.l.)

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