Droga e soldi sepolti in giardinoQuartu, tutta la famiglia in cella
Quattro persone in arresto: gestivano un traffico di stupefacenti a San Michele e Sant'Elia. La loro base erano due ville nel CagliaritanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un'intera famiglia in arresto, tre chili di droga e oltre 60mila euro finiti sotto sequestro.
Questo il bilancio dell'ultima operazione - nome in codice "Affari di famiglia" - condotta dalla Squadra Mobile di Cagliari contro lo smercio di droga.
Le manette sono scattate ai polsi di Pietro Piccioni, della sua compagna Silvana Anoffo, e dei figli di lei, Francesca Cunico e Michele Cunico, di età compresa tra i 39 e i 67 anni e tutti residenti a Quartu.
I Falchi della Questura sono arrivati a loro dopo aver raccolto indizi su un ingente quantitativo di droga pronta per essere messa sul mercato.
Acquisite le prime informazioni, gli agenti hanno messo nel mirino un fuoristrada Ford Ranger di colore bianco, nelle disponibilità di Pietro Piccioni, sospettato di essere il gestore del traffico illecito nelle zone di San Michele e Sant'Elia.
Proprio pedinando il fuoristrada gli inquirenti sono riusciti ad arrivare a due ville, anch'esse riconducibili a Piccioni, una a Quartu e una a Quartucciu.
A quel punto, non appena gli occupanti si sono allontanati, è scattato il blitz.
E, nel corso di una doppia perquisizione domiciliare, condotta anche con l'ausilio delle unità cinofile della Guardia di Finanza, sono saltati fuori complessivamente due chili di marijuana e un chilo di hashish.
Non solo: nel giardino di una delle due ville - una delle quali particolarmente lussuosa (e dove in passato erano state rilevate opere abusive) - gli investigatori hanno notato uno strano rilievo.
E dopo aver scavato hanno trovato un involucro contenente 60mila euro di denaro contante, probibile provento della lucrosa attività di spaccio della coppia Piccioni-Anoffo, definita dagli inquirenti "diabolica".
Risultato: Piccioni, che ufficialmente risultava disoccupato, e la compagna, assieme ai due complici, sono finiti in manette.
L'accusa nei loro confronti è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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