Stipati come sardine, alle prese col vandalo di turno, su mezzi che cominciano a sentire il peso degli inverni. Gli studenti pendolari sardi avevano le loro gatte da pelare anche quando nessuno immaginava che una pandemia potesse sconvolgere la vita di tutti. A settembre si tratterà di tornare a scuola viaggiando da Paulilatino a Oristano, da Desulo a Nuoro, da Esporlatu a Sassari, da Talana a Tortolì, da Domusnovas a Iglesias, da Maracalagonis a Cagliari. Le angosce di tutti i giorni cresceranno e si moltiplicheranno. In pullman si stava già troppo stretti, adesso - complici le misure di sicurezza - gli spazi si ridurranno ancor di più.

Distanziamento sociale

L'Arst, parafulmine di ogni protesta dei viaggiatori sardi, deve ovviare alla ridotta fruibilità dei mezzi causa Covid. "Il distanziamento a bordo - rileva Chicco Porcu, 60 anni, ingegnere gestionale e amministratore unico dell'azienda regionale di trasporto pubblico - ci ha fatto perdere il 60 per cento della capienza di carico. È un limite importante che in questo momento affrontiamo con qualche corsa bis, ma nella prospettiva della riapertura delle scuole a settembre non è operativamente fattibile triplicare le corse, come sarebbe necessario se nulla cambia, negli orari di punta per studenti e pendolari".

L'assessorato

È in atto un dialogo tra la Regione e l'ufficio scolastico per affrontare al meglio la situazione. Lo conferma l'assessore leghista ai Trasporti Giorgio Todde, 36 anni, che aggiunge: "Stiamo studiando una soluzione assieme alle aziende di trasporto, logicamente in base alle indicazioni e linee guida ministeriali conseguenti all'emergenza in atto".

Le soluzioni

Arst si adeguerà visto che "opera sulla base di contratti di servizio in cui contenuti sono definiti dalla Regione", aggiunge Chicco Porcu. "Non siamo un soggetto pianificatore, ma siamo pronti a contribuire mettendo a disposizione la nostra esperienza. Sono necessarie soluzioni di sistema come continuare con il ricorso allo smart working, ridefinire i tempi e l'organizzazione delle città e dei territori per distribuire su un arco temporale più lungo il flusso dei passeggeri, agendo, in particolare, sulla differenziazione degli orari d'ingresso nelle scuole".

Nuova flotta

È un atto un "dialogo costante con l'assessorato dei Trasporti - conferma Porcu - sia come flusso dei dati sui passeggeri, sia per contribuire a trovare le soluzioni più idonee per risolvere i problemi posti dalla fase 3 dell'emergenza Covid-19. In Assessorato ci sono tecnici molto preparati, ma il problema, ripeto, è di sistema e non riguarda solo i trasporti. Sono però convinto ci siano tutte le condizioni per coordinarci al meglio e farci trovare pronti a settembre. Peraltro la Regione ci ha messo a disposizione le risorse per il rinnovo integrale della flotta bus che verrà completato entro 24 mesi. Questo aiuterà nel garantire un servizio più confortevole".

Amministratori in attesa

L'auspicio di una soluzione immediata, magari con largo anticipo rispetto all'avvio dell'anno scolastico, è condiviso da studenti, genitori, insegnanti e sindaci. Diversi primi cittadini dell'Ogliastra avevano lanciato l'allarme una settimana fa. Fate in modo - era il succo del discorso - che i pendolari a settembre restino appiedati.

Tonio Pillonca

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