Dengue, due ragazze ricoverate a Cagliari dopo una vacanza
Rientrate da viaggi in Paesi asiatici. A febbraio la “febbre spaccaossa” aveva colpito un cagliaritano di rientro dalle Barbados. Pazienti curati nel reparto Infettivi del Santissima TrinitàDue ragazze da giovedì sono ricoverate nel reparto Infettivi dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari per la Dengue dopo un viaggio in due paesi asiatici: le Maldive e l’Indonesia. Le giovani hanno accusato dolori forti e temperatura corporea molto alta, i sintomi della “febbre spaccaossa”. Il primario del reparto Goffredo Angioni lancia l’allarme: «Prima di un viaggio nei Paesi ad alto rischio è opportuno consultare il Servizio di igiene pubblica della Asl». Con la malattia virale, trasmessa dalla zanzara killer, non esiste terapia, l’unica forma di prevenzione è rappresentata dal vaccino Q Denga, approvato l’anno scorso dal Ministero della salute».
I casi
La prima ad arrivare ieri nel reparto infettivi è stata una giovane di 36 anni di Settimo San Pietro appena rientrata da un vacanza alle Maldive. Immediatamente dopo è stata la volta di una giovane di 27 anni di Iglesias che giorni prima era in vacanza in Indonesia. Le due donne stanno meglio e vengono seguite con particolare attenzione dai medici del Santissima.
A febbraio era stato contagiato dalla Dengue un cagliaritano di 50 anni di rientro dalle Barbados.
«È una malattia d’importazione», spiega Angioni. «Sino a oggi non abbiamo registrato casi autoctoni«. Ciò non vuol dire che non ci siano stati. «Individuare la Dangue non è semplice, i sintomi sono simili a quelli influenzali, anche se più violenti. Per diagnosticarla è necessario andare a cercarla». Per questo i numeri non sono elevati. «Certamente ci sono casi di soggetti che l’hanno contratta ma, non scoprendola e curandola autonomamente, non denunciata».
La febbre spaccaossa è una patologia virale che se non curata può essere pericolosa. «Non esiste una terapia, ai pazienti somministriamo Tachipirina per far diminuire la temperatura. L’unica forma di prevenzione è il vaccino approvato lo scorso anno».
Meningite sconfitta
Buone notizie invece per il tennista 23 enne di Olbia o, atleta del Tennis Club Moneta di La Maddalena, che il 14 aprile era stato ricoverato al Santissima Trinità per meningite da meningococco. «Il giovane è stato dimesso – afferma Angioni – dal punto di vista infettivo è tutto a posto».