"Diciamo che questo dibattito sulla legittima difesa ha destato un po' di curiosità, il volume di affari è rimasto costante". Parole di Elio Grassi, titolare dell'omonima e storica armeria di via Baylle.

"È vero che diverse persone sono entrate in negozio per chiedere come poter avere un'arma da detenere in casa nell'eventualità di un'aggressione. Ma davanti a tutte le procedure necessarie, molte hanno detto che intendevano rifletterci. Altre, invece, nello scoprire che una pistola per uso sportivo non può essere portata in giro, ci hanno rinunciato in partenza".

Reazioni in qualche modo prevedibili.

L'onda emotiva derivata dall'interminabile discussione sulla nuova legge, e alimentata dalle strumentalizzazioni politiche, va sempre così. Picchi alti che poi scemano senza lasciare traccia. "Noi viviamo in un contesto tranquillo - sottolinea Grassi - per cui non mi stupisce che alla fine quanti si dicono convinti di acquistare una pistola per difendersi dai malviventi poi ci ripensino e non fanno il passo decisivo".

Però, le polemiche di questi giorni hanno comunque ottenuto un risultato: far parlare di un tema che mai riuscirà a mettere d'accordo tutti.

"«Questo è impossibile - risponde Elio Grassi - ho notato che le opinioni al riguardo sono spesso non solo divergenti ma proprio contrapposte. Influisce, è pure normale, l'ideologia politica e il conseguente schieramento per l'uno o l'altro partito. Modi di vedere rispettabilissimi, ci mancherebbe".

L'armiere racconta un curioso aneddoto: "Nei giorni scorsi un signore mi ha chiesto una scacciacani, quindi un'arma inoffensiva. Credo fosse anche lui preso dal momento e cercasse qualcosa che lo facesse sentire più sicuro. Io gli ho mostrato la pistola e, a questo punto, mi ha chiesto se ci fosse la fondina. Gli ho detto che no, non esisteva una fondina perché non la si può portare in giro attaccata alla cintura è vietato dalla legge. Gli ho spiegato che avrebbe passato guai nel caso l'avessero trovato con l'arma per strada. Così, a malincuore ha rinunciato all'acquisto".

Vito Fiori
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