"Mi avevano dato della p......a, non potevo chiudere un occhio".

Sarebbero almeno quattro le persone del Sulcis Iglesiente finite nei guai per aver insultato, un anno fa su Facebook, la consigliera regionale (e avvocata) Anna Maria Busia.

Denunciate per diffamazione, qualche mese fa la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo sulla vicenda: i nomi di due uomini e due donne (ma non è escluso che il cerchio possa essersi allargato durante le indagini avviate dal pubblico ministero Liliana Ledda) potrebbero finire sul registro degli indagati con un'accusa pesante, aggravata dal fatto che i detrattori hanno agito su Internet.

Dal web al mondo reale, le diffamazioni nei confronti dell'avvocata non sarebbero finite. Al Palazzo di giustizia, questa volta sul tavolo del sostituto procuratore Marco Cocco, c'è un fascicolo di intercettazioni ambientali che incriminerebbero alcuni uomini, fra i principali indagati dell'inchiesta Igea, impegnati in conversazioni altrettanto volgari, in cui Busia - fra le prime a sollevare dubbi sulla gestione della società in house della Regione - sarebbe stata definita "una brutta tr…".
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