C’è una terra che rischia di perdersi nei corridoi vuoti delle Case della Comunità, il progetto di riforma della sanità territoriale nato per avvicinare i servizi ai cittadini, in particolare ai più fragili. Un progetto ambizioso, sostenuto da fondi del Pnrr e da un impianto normativo innovativo, che però – almeno in Sardegna – stenta a decollare.

A nove mesi dal primo incontro con l’assessorato regionale alla Sanità, tenutosi nell’agosto 2024, nessuna delle 55 Case della Comunità previste è diventata realtà. E il tempo stringe: senza una svolta, il rischio concreto è che i finanziamenti vengano persi e le strutture restino scatole vuote.

È questo l’allarme lanciato oggi a Cagliari dall’Alleanza per le Case della Comunità, un coordinamento di realtà del terzo settore, associazioni e rappresentanze civiche. Attorno al tavolo, nomi noti del volontariato e dell’associazionismo sardo: Mauro Carta per le Acli regionali, Giorgio Vidili per Cittadinanzattiva, Fernando Nonnis per il Movi, Lucia Coi del Centro Servizi per il Volontariato Sardegna, Antonello Caria per l’associazione “Prima la Comunità” e il Forum del Terzo Settore, con la partecipazione della Confederazione delle associazioni regionali dei Distretti Sanitari. A rappresentare il livello nazionale, Agata Aiello per la presidenza delle Acli.

«Il divario tra i bisogni di salute dei cittadini e l’effettiva offerta di servizi continua ad allargarsi – spiegano i promotori dell’incontro –. Non si tratta solo di costruire muri, ma di creare luoghi vivi, dove il diritto alla salute previsto dall’articolo 32 della Costituzione trovi finalmente piena attuazione».

Per i rappresentanti del terzo settore l’inerzia istituzionale deve finire. Serve un nuovo incontro con l’assessorato regionale, ma soprattutto servono atti concreti: «le Case della Comunità non possono più rimanere solo sulla carta».

Nei prossimi mesi saranno avviate iniziative territoriali per informare i cittadini sull’importanza di queste strutture e per tenere alta l’attenzione pubblica sul tema. 

(Unioneonline/Fr.Me.)

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