I pazienti del reparto Radiologia dell'ospedale san Giovanni di Dio, a Cagliari, sono in rivolta.

Sono in fila dall'alba di stamattina. Molti arrivano da fuori con una prenotazione fatta molti mesi fa, e ora rischiano di tornare a casa senza aver fatto gli esami prescritti.

Esasperati chiamano la redazione de L'Unione Sarda per denunciare lo stato di abbandono in cui si trovano decine di persone "solo perché un ospedale come questo non ha un gruppo elettrogeno. Una vergogna".

Ancora prima di cominciare l'attività, il personale del reparto ha constatato che "non era neppure possibile passare il badge: non c'era corrente". Si era fermato tutto: "Il gruppo elettrogeno si è bloccato e non ci fanno né Tac né radiografie", dice un signore a nome di tutti quelli che affollano la sala d'attesa per sottoporsi alle visite.

"Dovete fare qualcosa, non è possibile che ci trattino in questo modo. Ci hanno anche detto che dobbiamo andarcene e rifare la prenotazione: sa cosa significa questo?, può significare riavere l'appuntamento tra un anno, quando praticamente saremo già morti".

C'è chi arriva da fuori città, chi ha aspettato un anno per quell'appuntamento, e c'è chi ci ha provato a fare una Tac privatamente: "Ma chi può spendere 150-200 euro per un esame che ci spetta fare in ospedale?", si chiede il paziente infuriato. Che spera di non dover andar via senza lastre, "anche perché vengo da lontano e non vorrei fare viaggi a vuoto. L'alternativa è spararci un colpo".
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