A Cagliari è vietato incatenare le bici ai pali, o comunque a «infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo». È scritto nel regolamento di sicurezza e polizia urbana di Cagliari recentemente approvato in Consiglio comunale, e per chi viola la norma sono previste multe salate fino a 500 euro.

Per i ciclisti, vista la mancanza di un numero sufficiente di rastrelliere in città, il provvedimento «lede il diritto alla mobilità degli utenti in bicicletta»

Per questo Fiab Cagliari (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha depositato un ricorso al Tar: «Le rastrelliere sono inesistenti», spiega il presidente dell’associazione Virgilio Scanu, «di fronte a un’amministrazione che non ha voluto dare ascolto alle nostre proposte di modifica intraprendiamo la via giudiziaria per difendere il diritto alla mobilità di migliaia di utenti che usano la bici negli spostamenti quotidiani».

«L'articolo 19 del regolamento - spiega Fiab in una nota – si pone in evidente contraddizione con le normative nazionali ed europee sulla mobilità sostenibile e con il Piano urbano della mobilità sostenibile adottato dallo stesso Comune di Cagliari, che ha tra i suoi obiettivi la 'promozione e introduzione di mezzi a basso impatto inquinante' nonché il 'miglioramento della mobilità per le persone a basso reddito'».

(Unioneonline/L)

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