La gestione dei rifiuti continua a essere una spina nel fianco dell’amministrazione comunale.

Cagliari aspetta il “porta a porta” ma nel frattempo cerca di migliorare una situazione critica che vede il capoluogo agli ultimi posti della classifica nazionale sia nella raccolta differenziata che nella produzione di immondezza, con 579 chili all’anno per abitante, superiore alla media italiana.

Per un miglior smaltimento e una utilizzazione più adeguata dei rifiuti, il Comune risanerà la piana dell’ex inceneritore di San Lorenzo, su un lato del raccordo che porta alla statale 131.

Un intervento da un milione e 700mila euro, interamente a carico del bilancio comunale e che – come spiega l’assessora all’Igiene del suolo Anna Paola Lai - cambierà aspetto a quest’area oggi poco attraente, nella quale sarà creata una collina artificiale coperta di vegetazione sotto la quale saranno sepolti i rifiuti.

Nel frattempo il Comune sta distribuendo in città 150 nuovi cassonetti in sostituzione di quelli danneggiati o addirittura rubati.

"Andiamo avanti e gli uffici stanno lavorando intensamente", assicura l’assessora facendo riferimento anche alla realizzazione dei tre ecocentri che dovranno sorgere a Sant’Elia, a San Lorenzo e a San Paolo.

Nel frattempo, al nuovo bando del “porta a porta” hanno risposto sei ditta: la commissione dovrà valutarle per poi assegnare i lavori a quella che avrà presentato l’offerta migliore, secondo i canoni stabiliti dalla legge.
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