Tra le proteste dei frequentatori, la piscina di Terramaini è stata chiusa per l'eccesso di cloro nell'aria. In attesa che partano i lavori per ultimare l'eterna incompiuta di via Abruzzi, sono cinque le piscine del Comune, due gestite direttamente (Terramaini e via dello Sport) e tre date in concessione (Rari Nantes, Esperia e Aquasport), e non mancano mai problemi e polemiche.

Un anno fa alla Rari Nantes c'erano stati malori per l'acido cloridrico finito nell'impianto di areazione ma, tra manutenzioni ordinarie e straordinarie, le chiusure delle piscine si ripetono.

TROPPO CLORO - Lo scorso fine settimana si sono registrati i primi disagi nella piscina di Terramaini dedicata all'apneista pirrese Giambattista Sicbaldi. L'impianto di areazione non ha funzionato bene e l'eccesso di cloro ha cominciato a dare i primi problemi, ma è mercoledì sera che la situazione si è aggravata perché alcuni bambini si sono sentiti male.

A quel punto è scattato il provvedimento d'urgenza con la chiusura dell'impianto, senza tempi certi per la riapertura. Si tratta dell'ennesimo problema, anche l'anno scorso la piscina di Terramaini era rimasta chiusa per mesi, tra le proteste delle associazioni.

"Ci sono stati problemi respiratori per otto ragazzini, questo fatto non va sminuito ma bisogna considerare che ogni giorno è frequentata da oltre settecento persone - commenta Marco Frau, dirigente e istruttore dei disabili per la Apa Dream onlus - per l'ennesima volta il Comune lascia a casa decine di persone che seguono una terapia e con la chiusura si trovano in grande difficoltà".

Oltre venti associazioni chiedono che i lavori vengano fatti con la piscina aperta e si facciano analisi. L'ennesimo stop ha scatenato la dura reazione del capogruppo di Forza Italia: "Troppo pressapochismo e incapacità - attacca Stefano Schirru - vengono messi a rischio posti di lavoro, senza dimenticare la riabilitazione per i diversamente abili. L'assessore allo Sport si deve rendere conto che il ruolo non si esercita solo andando a tagliare i nastrini".

L'ASSESSORE - Smorza i toni Yuri Marcialis.

"È stata subito avvisata la ditta esterna che si occupa delle manutenzioni ed è stato necessario chiudere la piscina: non si possono fare quei lavori con il pubblico - replica - i problemi riguardano due pompe dell'aria, una sarà riparata sul posto e l'altra in assistenza". Impossibile dare tempi certi per la riapertura, ma servirà almeno tutta la prossima settimana.

LA MOZIONE - I problemi delle piscine erano stati affrontati in Consiglio comunale a luglio con una mozione della commissione Sport.

"Sono passati cinque mesi da quando votammo all'unanimità quella mozione in cui chiedevamo alcune cose, semplici e ragionevoli, ma è rimasta lettera morta - commenta il presidente Filippo Petrucci, capogruppo Rossomori - la situazione è purtroppo sempre quella: impianti poco curati, sporcizia, disagi per gli sportivi e danno economico per chi di queste attività vive. Terramaini è un'eterna incompiuta, la vecchia comunale è gestita male e l'impianto di viale Diaz, in gestione all'Aquasport, attende da anni che vengano fatti chiarimenti sulla sua assegnazione e gestione".
© Riproduzione riservata